Avvitatore elettrico
Gli avvitatori elettrici hanno una forma a pistola sia per facilitare l'impugnatura che per renderli più maneggevoli. Esistono anche avvitatori a forma di cacciavite, molto meno potenti e meno comodi da usare.
Gli avvitatori elettrici sono provvisti di filo e spina per il collegamento alla presa di corrente. Risultano leggermente meno comodi degli avvitatori a batteria ma, rispetto a questi, sono molto più robusti e potenti.
Ogni avvitatore è accompagnato, in genere, da un set di punte per poter agire su qualunque tipo di vite.
Di solito le punte vanno posizionate nel mandrino, che va successivamente serrato, ma la maggior parte degli avvitatori elettrici monta un attacco per l'"inserto", cioè per la punta da inserire, risultando più comodo e facile da usare.
Questi utensili sono dotati della possibilità di invertire il senso di rotazione: in questo modo è possibile selezionare il verso in cui ruoterà la punta in modo da poterlo usare sia per avvitare che per svitare.
Alcuni modelli hanno un tasto per regolare la velocità di rotazione, in altri invece è possibile variare la velocità variando la pressione sul pulsante che lo aziona: maggiore sarà la pressione esercitata su di esso, maggiore sarà la velocità di rotazione.
Sia per evitare danni alla testa della vite e alla punta utilizzata, sia per rendere più agevole il lavoro, gli avvitatori elettrici sono dotati di una frizione, un dispositivo che regola la forza di rotazione con cui viene avvitata la vite e che blocca la rotazione quando la vite risulta ben serrata. Nonostante si tratti di un utensile pensato soprattutto per avvitare e svitare, può anche essere usato per eseguire operazioni di foratura, ovviamente montando una punta adeguata e con alcune limitazioni in quanto la sua potenza non è confrontabile con quella di un trapano.
Inserire la spina nella presa di alimentazione.
Scegliere la punta adatta al lavoro e inserirla nell'apposito innesto o nel mandrino.
Selezionare il senso di rotazione e la velocità di rotazione, se necessario.
Per svitare, posizionare la punta dell'avvitatore nella testa della vite, applicare una certa pressione in modo che l'avvitatore non sfugga e premere il pulsante per attivare la rotazione della punta.
Per avvitare, posizionare la vite e farla penetrare leggermente nel legno utilizzando un martello. Se si lavora su altri materiali posizionare bene la vite in modo che possa entrare diritta, poi azionare dolcemente l'avvitatore facendo attenzione a non farla sfuggire.
Iniziare con una velocità ridotta in modo che la vite penetri nella giusta direzione. Quando sarà penetrata di un paio di millimetri si potrà aumentare la velocità anche al massimo.
Per stringerla esercitare pressione sulla vite con l'avvitatore e far ruotare la punta alla massima velocità. La frizione impedirà di rovinare la testa della vite, che verrà così serrata alla perfezione.
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Un buon avvitatore elettrico deve avere alcune importanti caratteristiche:
- poiché va collegato alla presa di corrente, il filo deve essere sufficientemente lungo (almeno 5/6 metri) per permettere all'operatore di muoversi agilmente
- il peso non deve essere eccessivo, soprattutto se lo si userà a lungo: se troppo pesante dopo un po' diventerà poco maneggevole e costringerà l'operatore a frequenti pause. Un peso ideale è inferiore a 1,5 kg.
- l'impugnatura deve essere confortevole ed ergonomica, per consentire di lavorare in sicurezza
- la potenza deve essere sufficientemente alta, ricordando però che una maggiore potenza implica un maggior peso dell'utensile
- il numero di giri a vuoto deve essere almeno pari a 800 giri/min
Il costo di un avvitatore elettrico varia da poche decine di euro ad alcune centinaia e dipende, essenzialmente, dalla potenza e dalla qualità dell'utensile.
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