Sverniciatore

Sverniciatore ferro

La vernice applicata sul ferro ha la funzione di evitare che si ossidi e che sia danneggiato dagli agenti atmosferici, oltre che migliorarne la resa estetica. Quando è già presente una vernice bisogna rimuoverla, anche se non necessariamente in modo totale, e preparare il fondo per quella nuova. A volte può bastare semplicemente un lavoro con la carta vetrata, ma in molti casi occorre utilizzare metodi più radicali, come la spazzola metallica manuale o quella applicata su trapano, uno sverniciatore per ferro a base di solventi chimici oppure la pistola termica. L'operazione di sverniciatura manuale permette di rimuovere la vecchia vernice ed anche lo strato di ruggine con raschietto e spazzola metallica, seguiti da carta abrasiva ed eventualmente dall'azione della spazzola rotante del trapano per rifinire completamente la superficie del metallo.
Trapano con spazzola metallica

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Sverniciatore chimico

Uno sverniciatore chimico Uno dei metodi più efficaci e pratici per eliminare la vecchia vernice da superfici ed oggetti in metallo è lo sverniciatore chimico. Esso agisce automaticamente dopo l'applicazione evitando il lavoro meccanico e fisico dei metodi tradizionali manuali. L'operazione prevede di aprire con attenzione la confezione, indossando occhiali protettivi e guanti, per evitare schizzi del prodotto sotto pressione. Il prodotto deve essere distribuito sulla superficie da sverniciare con un pennello, poi occorre attendere il tempo necessario perché agisca, penetrando lo strato superficiale, variabile da 15 a 60 minuti. La vernice si gonfierà, quindi si formeranno delle crepe e con una spatola o lana d'acciaio si potrà facilmente asportare. Il materiale deve poi essere pulito con dell'alcool, utilizzando uno straccio, e scartavetrata leggermente.

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Sverniciatore per ferro

Pistola termica con accessori Tra i vari metodi efficaci per rimuovere una vernice preesistente da una superficie di ferro si può impiegare la pistola termica, conosciuta anche come sverniciatore termico. il dispositivo è simile, nell'aspetto e nel funzionamento, ad un asciugacapelli. Funziona generalmente con un'alimentazione a corrente elettrica oppure a gas. Occorre prima decidere a quale velocità dovrà uscire l'aria calda e poi avvicinare l'apparecchio alla superficie da sverniciare. Dopo breve tempo lo strato si gonfia, si solleva e si può facilmente asportare con spatola o raschietto. Il motore di questo utensile è molto potente ed è in grado di riscaldare l'aria da 65°C a 650°C con flussi tra 250 e 700 litri/min. Questi valori possono essere un po' diversi, in base alla casa produttrice e al modello.


Sverniciatore murale

Rimozione della pittura dalla parete Lo sverniciatore murale è utile per eliminare dalle pareti pitture lavabili o rivestimenti plastici. L'operazione, rapida ed efficiente, è valida sia su superfici esterne che interne. Secondo il regolamento UE il prodotto non deve contenere solventi clorurati, dannosi per chi lo applica e per l'ambiente. I migliori sverniciatori non hanno un odore fastidioso sebbene in commercio ce ne siano alcuni meno gradevoli. Il prodotto si applica uniformemente con un pennello o anche con una spatola di metallo, dopo aver pulito ed asciugato accuratamente la superficie. Occorre far passare un certo numero di minuti, in base a quanto dichiarato dal produttore, in modo da far agire il prodotto. L'eliminazione della tintura è semplificata dal rigonfiamento che il prodotto provoca e dal conseguente distacco dalla parete. A quel punto si può rimuovere la vecchia vernice con una spatola metallica. I residui vanno tolti con uno straccio o carta assorbente, dopodiché si procede ad un lavaggio con acqua.




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