Prima di tutto occorre scegliere il faretto. Normalmente il faretto da incasso è composto di un cilindro, che poi va introdotto nel foro che si farà nella struttura, una ghiera più ampia per occultare l’immancabile spazio tra il foro e il cilindro e, infine, l’attacco dove sarà inserita la lampada. Anche se di solito, nelle istruzioni di montaggio, è indicato il diametro del foro per il montaggio del faretto, in sua assenza si dovrà misurare il diametro della ghiera e del cilindro e preparare un foro di diametro intermedio fra quello della ghiera e del cilindro. L’offerta è abbondante: faretti LED con luce bianca naturale, calda o fredda, con ghiera quadrata o rotonda; luci da incasso di potenze e dimensioni diverse, adatte a illuminare il salotto, l’ingresso o la camera; faretti con luce fissa o orientabile con vari angoli di apertura.
Innanzitutto, se si vuole installare un faretto da incasso a soffitto, si dovrà rilevare la struttura di quest’ultimo. Infatti, potrebbe essere in muratura, in legno o un controsoffitto in cartongesso. Ovviamente, di qualunque materiale sia realizzato il soffitto, si saranno previsti i punti luce, ossia i punti dove fuoriescono i fili elettrici. Generalmente, questi ultimi, sono di colore blu, per la fase, nero, per il neutro e, se presente, giallo-verde per la terra. Stabilito il diametro del foro, dovrà essere realizzato sulla superficie di supporto del faretto. Si dovrà, cioè, allargare il foro del punto luce dove escono i fili elettrici alle misure richieste dal faretto da incasso. Poiché i normali trapani non possono usare punte di tali dimensioni, si dovrà utilizzare la cosiddetta "punta a tazza", che può essere ospitata nei mandrini dei trapani più comuni. La punta a tazza dovrà essere realizzata con materiale adatto al supporto da forare: cartongesso, muro, legno. Per fissare i faretti da incasso, questi sono provvisti di mollette che, una volta penetrato il cilindro nel foro, si allargano da sole ancorando il faretto nella posizione ottimale, con la ghiera a contatto della superficie del supporto dove è inserito il faretto.
Una volta montato il faretto, ci saranno da collegare i fili elettrici – dopo aver interrotto l’energia elettrica. Si devono collegare i fili blu e neri ai terminali che saranno poi ancorati allo zoccolo della lampada, mentre il filo di terra, quello giallo-verde, andrà fissato alla parte metallica del faretto. A questo punto si deve inserire la lampadina, a LED o alogena. L’attacco di questo tipo di lampada, solitamente, è a baionetta di tipo GU10 oppure di tipo GU5.3. Gli attacchi a vite sono ormai quasi scomparsi. Importante è la tensione con la quale sono alimentate queste lampade. Le lampade con attacco GU5.3 hanno una tensione di alimentazione di 12 V, mentre le altre sono alimentate tramite la tensione di casa, 220 V. Per le prime occorre, quindi, utilizzare un trasformatore con in ingresso 220 V e in uscita 12 V, potenza adatta per alimentare i faretti da incasso.
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