lampadina ad incandescenza
La lampadina ad incandescenza è una fonte luminosa di tipo artificiale, utilizzata da più di un secolo per l’illuminazione di ambienti esterni ed interni. La sua invenzione avvenne a cura di Thomas Edison, e fù poi perfezionata da altri due scienziati, che ne modellarono e migliorarono il funzionamento. La lampada ad incandescenza, è costituita da una piccola ampolla di vetro ludico trasparente o opaco, attraversata al suo interno da una sorta di bulbo e da un filo di carbone che veniva invaso dalla corrente elettrica. La corrente stessa, viene prodotta dal riscaldamento di un filo, che si trova sempre all’interno del bulbo, che si collega al filo carbonato che tende a produrre la luce. Per l’effetto “Joule”, il filamento si riscalda producendo luce, raggiungendo una stabilità tra calore ed illuminazione stessa. Con il passare del tempo, il filamento di tungsteno che produce calore, che poi si trasforma in luce, tende a deteriorarsi, comportando lo spegnimento definitivo della lampadina. Le prime lampadine avevano questo tipo di funzionamento, che è durato per diversi anni, apportando una vera e propria innovazione e numerosi vantaggi. Grazie all’illuminazione artificiale, la luce può essere sfruttata, controllata, gestita, per diversi tipi di scopi. Il consumo dispendioso che ne è conseguito, associato al pericolo di inquinamento ambientale, ha portato l’innovazione alla produzione di nuove lampade ad incandescenza, con un miglioramento sulla funzionalità delle stesse e i costi, sia sul piano strettamente economico, che su quello ambientale. In queste nuove lampadine ad incandescenza, il bulbo di vetro, non è vuoto, come nelle vecchie, ma contiene una sorta di gas, che non solo migliora la resistenza del filamento, ma consente anche una migliore resa sul piano dell’illuminazione. Il consumo dell’energia, tende a ridursi, anche se in minima parte. La lampadina ad incandescenza, porta con se i suddetti vantaggi: ha una massima facilità nell’applicazione, un costo molto basso (per quanto concerne la lampadina in sé), e una buona illuminazione, chiara e limpida. Gli svantaggi, che invece si accompagnano a questo tipo di dispositivo, sono diversi, e molto più numerosi dei vantaggi: in primis, il consumo dell’energia, che è assolutamente notevole, poiché solo il dieci per cento circa dell’energia, viene trasformata in luce, mentre il restante novanta per cento, tende a trasformarsi in calore; hanno una durata molto bassa, e comportano un dispendio sul piano economico. Le lampade alogene hanno quasi del tutto sostituito le lampade ad incandescenza, ed hanno un sistema nettamente superiore rispetto a quelle classiche.
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