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La pianta della rosa predilige un terreno ricco di sostanze organiche, profondamente lavorato.
Le rose non possono fiorire abbondantemente se non hanno luce sufficiente, di conseguenza è da evitare una collocazione a nord o in penombra sotto ad altre piante, tanto più che in questo caso si troverebbero in concorrenza con le radici degli alberi stessi, che assorbirebbero dal terreno il nutrimento necessario ai rosai.Nociva per lo sviluppo delle rose è la vicinanza dei frassini, degli aceri, degli olmi e delle betulle.Una luminosità eccessiva e l'aria secca dovuta alla vicinanza di muri esposti a sud, nelle giornate estive possono bruciare i fiori delle varietà rosse.Da evitare la collocazione dei rosai agli angoli di un edificio ed in tutti i luoghi esposti a correnti d'aria ed in terreni troppo umidi e paludosi.Esiste un tal numero di varietà di rose da poter soddisfare tutte le zone climatiche, dal mare alla montagna.Le rose apprezzano i terreni leggermente acidi, ma crescono abbastanza bene anche in quelli neutri o alcalini, il pH ottimale va da 6 a 7.
Gli ingrassi artificiali contengono sostanze nutritive fondamentali e vanno aggiunti al terreno al momento della piantagione e poi ogni anno nella misura di dieci chili ogni cento metri quadri di roseto.Il terreno deve essere vangato ad una profondità di circa quaranta centimetri ed è necessario accertarsi che il letame non scenda più di venticinque centimetri, mentre i concimi artificiali devono essere interrati solo leggermente circa tre settimane prima della piantagione.Per piantare una rosa si scava una buca di quaranta centimetri di diametro e sul fondo, al centro, si lascia un mucchietto di terriccio.
Si tagliano leggermente le radici, e si tolgono quelle sciupate ed infine si accorciano i rami.Si prepara un composto di terra, letame ed acqua e vi si intinge la pianta fino al colletto.La pianta va poi messa nella buca preparata allargando le radici sul monticello di terra precedentemente preparato, quindi le radici vanno ricoperte con la fanghiglia preparata per l'inzuppo.Per finire si riempi la buca con terra in modo che il rigonfiamento dell'innesto venga coperto da circa quattro centimetri di terriccio e quindi si preme bene con un piede per compattare il terreno.Si innaffia abbondantemente la pianta e per finire si rincalza la terra attorno al tronco.Con la potatura invernale si eliminano tutti i rami gelati o sciupati e si accorciano gli altri in modo da ottenere una bella fioritura anche nella parte inferiore del cespuglio.
I rami dei rosai piantati da poco vanno accorciati fino a lasciare tre gemme normalmente sviluppate.Le piante più vecchie vengono invece tagliate a seconda del loro sviluppo lasciando dalle quattro alle otto gemme.Il taglio va eseguito mezzo centimetro sopra la gemma in modo che questa possa germogliare normalmente.I rosai rampicanti,dopo essere stati liberati dalla protezione invernale, vanno staccati dal loro supporto ed alleggeriti togliendo tutti i rami troppo vecchi, lasciando i rami più forti ed in buona salute.Questi rami vanno potati leggermente e ricollocati sul supporto.La potatura dei rosai in miniatura è molto più semplice, basta eliminare i rami secchi e sciupati e tagliare gli altri a circa otto centimetri dal terreno.Nella stagione estiva si tolgono i fiori appassiti lasciando un massimo di tre foglie, la pianta reagisce facendo subito spuntare dei nuovi germogli e creando le condizioni per una nuova fioritura.La moltiplicazione delle rose può avvenire per talea, piantando nel terreno dei rami in grado di emettere radici, o per margotta che si esegue in estate facendo deviare un ramo del rosaio nella terra di un vaso in modo che formi le radici dando così vita ad una nuova pianta.
Numerosi sono i parassiti specialmente insetti, che possono danneggiare i rosai: la cetonia, le piralidi, il maggiolino ed il suo bruco che si eliminano con degli insetticidi, mentre contro i pidocchi si usa l'estratto di tabacco.Vere e proprie malattie del rosaio sono quelle dovute a funghi microscopici, come la muffa bianca che compare dopo bruschi sbalzi di temperatura e riveste steli e boccioli di un velo bianco e si combatte spruzzando sulle foglie ancora umide di rugiada della polvere di zolfo.Nel mese di agosto possono comparire sulle foglie delle macchie nere che segnalano una malattia detta " black spot " che si combatte con dei preparati a base di sali di rame.Malattia piuttosto grave è la ruggine che si rivela con la comparsa sulla pagina inferiore delle foglie di una polvere rossiccia che con il tempo diventa nera.Per combattere questo malanno si possono usare dei funghicidi, sul cui uso è bene chiedere il consiglio di un esperto.
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