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Gli orti in casa senza terra non solo sono una grande rivoluzione del classico modo di intendere la coltivazione, ma consentono di ottenere numerosi vantaggi sia dal punto di vista individuale che da quello del rispetto dell'ambiente. Innanzitutto gli orti in casa senza terra basati su di un sistema idroponico necessitano di pochissima acqua: di conseguenza il risparmio idrico è davvero notevole, fino a 10 volte quello di una normale coltivazione delle stesse dimensioni. Inoltre è ottima nel mantenere costanti certi fattori a differenza dei sistemi dell'agricoltura tradizionale. Negli orti in casa senza terra il metabolismo delle piante accelera e quindi la crescita avviene in circa metà del tempo previsto. Oltre a permettere una maggiore igiene, garantisce una notevole riduzione dei pesticidi e degli inquinanti, che tra l'altro non penetrano nel terreno dato che non c'è.
Per realizzare gli orti in casa senza terra la procedura da seguire è molto semplice: la costruzione dell'impianto vero e proprio impiega circa 6 ore. Poi gli orti hanno bisogno solo di una facile manutenzione che consiste principalmente nella somministrazione quotidiana di una soluzione a base di acqua, potassio, azoto e altri elementi nutritivi biologici. Prendete dei vasetti o dei bicchieri di plastica e forateli (servirà per far fuoriuscire le radici) e riempiteli per due terzi con il substrato inerte a strati: può essere composto da biglie di argilla espansa, vermiculite o perlite. Comprate dei tubi in pvc dotati di coperchi appositi per la chiusura e inseritevi i vasetti tagliando la tubatura con una sega. La distanza tra i fori dovrà essere calcolata in base alle dimensioni delle piante che cresceranno nei vasetti. Ricordatevi che la base del vasetto non deve toccare il tubo. Ora chiudete i tubi con i coperchi.
Prendete una manichetta da giardino, disegnatene la circonferenza sul coperchio del tubo e ritagliatela con un trapano: ora potete inserire la manichetta per fissarla con silicone sigillante atossico da lasciar rapprendere tutta la notte. Collegate la manichetta a una pompa a immersione. Ora dovete scegliere se piantare delle piantine o dei semi che devono ancora germogliare: nel primo caso lavatele con cura per eliminare tutto il terriccio, facendo molta attenzione alle radici. Prendete un secchio abbastanza capiente pieno d'acqua e, dopo aver inserito la piantina in un vasetto, immergetevela rapidamente prima di collocarla nel tubo di pvc all'interno del buco corrispondente. Quindi collegate il sistema a due secchi: saranno il serbatoio da cui partirà e ritornerà l'acqua. Almeno per la prima settimana si devono innaffiare le piante dall'alto, poi basterà l'apporto dalla manichetta. L'apporto nutritivo proviene dalla somministrazione di fertilizzanti appositi per la tecnica di coltivazione idroponica.
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