Lo stucco viene utilizzato per il rivestimento delle pareti e dei soffitti. Si tratta di un impasto molto fine composto da gesso o da cemento e in genere, quando lo si usa, l' obiettivo e quello di garantire una migliore resa estetica alle mura o al soffitto. Un esempio, è lo stucco lucido, che viene utilizzato per imitare il marmo. Lo stucco è un materiale che viene utilizzato sin dai tempi antichi, infatti è possibile ritrovarlo in moltissimi palazzi antichi. A quei tempi, la sua composizione si basava principalmente da calce spenta e polvere di marmo. Oggi, lo stucco può essere composto con molti materiali, tra cui gesso, cemento o particolari additivi. In base ai materiali da cui è composto, lo stucco possiede delle caratteristiche che lo rendono idoneo o meno ad un determinato uso: lo stucco utilizzato per gli interni, ad esempio, è una tipologia di stucco che non sopporta bene l' umidità. Inoltre, oggi, lo stucco può essere utilizzato sia come elemento decorativo che come collante, se presente in una miscela contenente anche resine e colle varie.
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Sul mercato esistono varie tipologie di stucco, che, come già detto nel capitolo precedente, differiscono tra loro per la loro composizione, che determina le loro caratteristiche e, quindi, la loro adattabilità ad un determinato ambiente o meno. Conoscere i vari tipi di stucco è importante, perchè importante è saper scindere tra quelli idonei al proprio caso.
Una delle categorie di stucco è sicuramente lo stucco in gesso, che viene utilizzato da moltissimi secoli e che rappresenta lo “stucco vero”, quello “per eccellenza”. E' proprio questo uno dei vantaggi di questo stucco, ovvero l' essere autentico e visibilmente tale, anche se, come tutte le cose, presenta dei pro e dei contro. Sicuramente, lo stucco in gesso presenta un ' eleganza e una resa estetica indiscutibile, ma si tratta di materiale abbastanza pesante rispetto ai materiali che compongono altri stucchi “moderni”, quindi anche meno pratici, sia per quanto riguarda il loro trasporto, sia per quanto riguarda il loro fissaggio alle pareti. Inoltre, è bene calcolare che, generalmente, lo stucco va applicato alle parti alte delle pareti, o addirittura al soffitto, quindi non vanno toccati. La differenza con gli altri stucchi, quindi, è davvero minima ad occhio inesperto. Ovviamente, oltre allo stucco in gesso, esistono sul mercato anche altri stucchi, che vengono realizzati con materiali molto più pratici e leggeri, come ad esempio il polistirolo. La leggerezza di questi materiali fa si che questi stucchi siano molto semplici da trasportare e che siano fissati anche con molta facilità. Tuttavia, spesso la differenza tra questi materiali e il gesso vero è davvero evidente, quindi questa tipologia di stucchi può risultare antiestetica. Inoltre, questi stucchi possono alterarsi o rovinarsi nel tempo, diversamente dal gesso che rimane intatto anche per moltissimo tempo. Infine, per chi vuole unire le caratteristiche e i vantaggi di entrambe le categorie precedenti, esiste una specie di ibrido fra la prima categoria e la seconda: si tratta di polistirolo gessato bianco, caratterizzato, come si può ben capire dal nome, da un rivestimento in gesso e da un interno in polistirolo. In questo modo, lo stucco apparirà autentico sia alla vista che al tocco, sarà resistente e duraturo nel tempo, ma anche leggero e, quindi, pratico tra trasportare e da fissare alla parete o al soffitto.
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