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Quando si parla delle mattonelle, si ha a che fare con uno di quegli oggetti che stupiscono le donne per la qualità, per la cura, per la loro capacità di cambiare l’aspetto di una casa e renderla unica. Al contempo, c’è da dire che stiamo parlando di un prodotto troppo spesso sottovalutato e considerato alla stregua di altri complementi d’arredo. Ebbene, sgombriamo subito il campo da una concezione tanto comune quanto sbagliata: le mattonelle (conosciute anche come piastrelle) non rientrano per alcuna ragione nella categoria dei complementi d’arredo. Questi ultimi rappresentano un qualcosa in più nell’ambito della casa, contrariamente alle mattonelle, che invece rivestono un ruolo di importanza fondamentale. La mattonella rappresenta un elemento architettonico di cui l’uomo si serve in due casi: sia per rivestire pavimenti delle stanze di un’abitazione, sia per coprire i muri. Una terza, ma non meno frequente, opzione, prevede l’utilizzo delle mattonelle semplicemente a fini artistici. Tra l’altro, questa terza opzione ci dà per intera l’idea di quanto alto possa arrivare a essere il ruolo di questi oggetti. A questo punto, è arrivato il momento di focalizzare la nostra attenzione sulla forma e sulle caratteristiche fisiche di quello che rappresenta un prodotto sempre più all’avanguardia: sul mercato le mattonelle possono rivestire uno spessore che varia dai sei ai nove millimetri ed è disponibile nei materiali più svariati. Generalmente, le mattonelle sono realizzate riproducendo forme geometriche: quadrati, rettangoli, triangoli, esagoni e così via, a seconda delle esigenze di chi le acquista. Per quanto riguarda le misure, anch’esse sono variabili, anche se ne esistoo alcune standard che vanno per la maggiore. Senza ombra di dubbio, le misure più diffuse sono le seguenti: 15x15 cm, 15x20 cm e 20x20 cm. Si tratta di misure che dipendono sia dalle esigenze e dai gusti di chi acquista il prodotto, sia dall’utilizzo che di questo si intende fare. In linea puramente teorica, possiamo affermare che le mattonelle da utilizzare, per esempio, in cucina o in altre stanze, sono più grandi rispetto alle piastrelle del bagno, che per antonomasia sono più piccole nelle misure. A seconda delle esigenze e dell’utilizzo specifico, varia anche il materiale verso cui ci si può orientare. Senza il minimo dubbio, possiamo dire che le mattonelle più ricercate sono quelle di ceramica, spesso addirittura lavorata a mano. Vediamo però nel dettaglio le caratteristiche degli altri materiali possibili.
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A seconda del prodotto che si desidera, a seconda della voglia di puntare su un prodotto particolarmente resistente, oppure su qualcosa che appaia prima di tutto gradevole alla vista, si possono scegliere mattonelle di materiali differenti. Senza ombra di dubbio, possiamo dire che le piastrelle in ceramica siano maggiormente adatte per i bagni e per i locali dove sono richieste di misure medio piccole. Laddove, invece, è fondamentale puntare sulla resistenza e su qualcosa che possa durare più a lungo nel tempo, ci si dirige verso il laterizio, il cemento, oppure l’argilla. Questa brevissima disamina relativa ai materiali basta a convincerci della ricchezza di opzioni che da sempre caratterizza il mondo delle mattonelle: chi deve acquistare questo prodotto per la propria abitazione, insomma, difficilmente rimarrà insoddisfatto e faticherà a trovare ciò di cui ha bisogno. I cataloghi disponibili sul mercato riescono senza troppa fatica a mettere tutti d’accordo e accontentare tutti. Una delle domande più frequenti che si può porre soprattutto il neofita, colui che non sa niente in relazione a questo mondo tutto da scoprire è: come si realizzano le mattonelle? Innanzitutto, dobbiamo sottolineare il fatto che questo prodotto rientra nella categoria dei semilavorati edili, e che per assumere le caratteristiche che lo contraddistinguono, viene sottoposto a temperature alte o altissime. La piastrella più diffusa si ottiene mediante la miscelazione di sabbie quarzifere e materiali argillosi, composti che garantiscono alla mattonella la giusta combinazione di affidabilità e resistenza. La miscela viene successivamente lasciata cuocere in appositi forni, ad una temperatura variabile tra i 1060°C e i 1020°C per un tempo che oscilla tra i 30 e i 60 minuti. In questo lasso di tempo, i componenti si solidificano e si congiungono nel migliore dei modi, garantendo lunga vita al prodotto in fabbricazione. La fase successiva è naturalmente quella del raffreddamento: dopo la cottura, è fondamentale lasciare riposare il prodotto a temperature normali: si tratta in questo caso di una fase che consente alla piastrella di assumere la resistenza necessaria e soprattutto di perdere la solubilità in acqua, quindi non commettete l’errore di pensare che lo step più importante siano le temperature altissime, perché non è così. Ogni fase ha un suo perché e una sua importanza imprescindibile. Inoltre, durante la fase di raffreddamento la piastrella diviene automaticamente inattaccabile da parte di agenti chimici ed esterni.
Volendo trovare un tratto comune alle due fasi di fabbricazione, alle due temperature, possiamo individuarlo senza ombra di dubbio nella capacità di fornire, in maniera e in tempi diversi, alla mattonella le sue capacità principali. Sia al caldo che al freddo, il nostro prodotto assume caratteristiche e proprietà fisiche che porterà indietro per sempre. Oltre alla resistenza agli agenti chimici, durante la fase di raffreddamento, la mattonella maturerà anche la resistenza all’usura e al calpestio. Questo dipende anche dal taglio e dalle dimensioni desiderate: ovviamente, più alta e spessa è la mattonella, più facilmente resisterà all’abrasione superficiale e al passaggio di persone, mobili e macchinari. Insomma, al tempo e all’usura: le dimensioni però non fanno tutto, molto dipende dalla qualità dei materiali scelta e dalla cura con la quale si è proceduto alla cottura e alla miscelazione dei materiali. Un altro fattore di estrema importanza è la capacità di attrito di una mattonella, ovverosia la sua abilità di resistere allo scivolamento di un corpo sulla sua superficie: tale fattore è determinato non solamente dalle azioni viste finora, bensì da un ulteriore trattamento finale che prevede la levigatura. Alla fine della realizzazione di una mattonella, infatti, questa può essere sottoposta a ulteriori trattamenti di levigazione, che le conferiscono caratteristiche nuove e un’ottima capacità di attrito. Il segreto per ottenere piastrelle più resistenti è semplice, almeno in apparenza: basta alzare la temperatura di cottura, consentendo all’argilla di solidificare con una maggiore densità molecolare. Tuttavia, questo è un trucco troppo semplicistico, e che può far pensare che, in fondo, realizzare mattonelle, sia un gioco da ragazzi. Non è così. Quando si parla della produzione di mattonelle, ci si confronta con un’arte, che non è aperta a tutti. Anzi, più ci si rivolge a un processo artigianale, più i costi di produzione si elevano. E’ ovvio che chi intende spendere di meno debba fare riferimento a chi vende mattonelle realizzate mediante a un processo industriale, mentre gli artigiani delle piastrelle si fanno pagare bene. La ceramica artigianale è un prodotto caro, ma qualitativamente più raffinato. Chi aspira ad avere in casa o nel proprio giardino un prodotto artigianale e di qualità elevata, non può fare di meglio che rivolgersi a chi realizza mattonelle a livello artigianale.
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