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Il PVC è una materia plastica diffusa in tutto il mondo, utilizzata in innumerevoli casi: dall’imballaggio all’edilizia, dai presidi medico-chirurgici alla cartotecnica, dal design alla moda. Qualunque situazione in tema di pavimenti può essere realizzata con l’eclettico PVC. L’ampia varietà di colori e disegni, permette l’utilizzo del PVC sia per gli impieghi più modesti, come un ripostiglio, sia per quelli più complicati, come una sala operatoria. La capacità del PVC di deformarsi e riprendere subito dopo la sua forma originale, assicura comodità ed elasticità superiori rispetto ad altri tipi di pavimentazioni. Questi tipi di pavimento, possono raggiungere altre caratteristiche peculiari se si modifica la mescola: pavimenti conduttivi, adatti per sale operatorie, poligoni di tiro, ambienti radiologici; antistatici, per centri elettronici; antiscivolo, per mense, docce, ecc.; acustici, per ambienti sanitari. Se a tutto questo si sommano altre caratteristiche, quali la leggerezza, l’isolamento termico, la riciclabilità, e altri, si raggiunge il risultato che non vi sono altri tipi di pavimento così completi. I vantaggi dei pavimenti in PVC, li fanno preferire, da sempre, per i grandi progetti, come ospedali, scuole, aeroporti e altro ancora.
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Innanzitutto, va tenuto conto che fa parte dei pavimenti in PVC anche quelli auto posanti, ossia quelli che si adagiano sul pavimento senza l’incollaggio. Per gli altri occorre una procedura composta di vari passaggi. La prima cosa da farsi è controllare l’eventuale presenza di umidità sul pavimento, in modo particolare alla presenza di sottofondi nuovi o in particolari superfici, come quelle dei piani semi interrati e dei piani terra, dove può essere presente l’umidità che procura il distacco del PVC dal massetto. Di seguito, si deve preparare il sottofondo attraverso la "rasatura" con un prodotto livellante, dopo aver applicato un primer di resine sintetiche studiato per la posa del PVC, fino a ottenere una superficie compatta e liscia. Dopo queste operazioni, si passa a incollare il PVC, adoperando un collante acrilico universale, steso sul sottofondo con una spatola dentellata fine, in modo da posare un lieve strato di colla di circa un millimetro. Infine, si passa a mettere il PVC sulla superficie cosparsa di colla, tenendo conto che si può lavorare per dieci-venti minuti e che si può calpestare dopo sei-otto ore. Su pilastri e pareti, il pvc deve essere steso per formare il battiscopa, procedendo a rivoltare il pavimento per dieci-quindici centimetri sul muro, e applicando un profilo in pvc avente la sezione di un quarto di cerchio. Per motivi igienico-sanitari, inoltre, il pvc può essere saldato fresando i giunti sui teli o sulle piastre, coprendo il vuoto che si è creato con un profilo in pvc di due millimetri, vulcanizzandolo, poi, al pavimento. Infine, si taglierà il pvc che avanza con un taglierino. In questo modo, utilizzando anche prodotti che offrono protezione, la pavimentazione ha una lunga durata.
Una volta posato il pavimento in PVC, è consigliabile spalmarvi una cera metallizzata, creata apposta per questo tipo di plastica. La soluzione, che elimina i pori presenti sulla superficie, che altrimenti sarebbero un ricettacolo di sporco, ha la funzione di proteggere il PVC anche dal calpestio, creando un aspetto semilucido o lucido – in funzione del numero delle passate – molto piacevole.
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