Cotto toscano

Le origini del cotto toscano

Oggi è uno dei rivestimenti più caratteristici, stimati e noti ma, già in epoca Etrusca, le particolari miscele di argille provenienti dalle colline del Chianti, venivano apprezzate ed utilizzate correntemente.

In queste zone infatti, la produzione e l'utilizzo del cotto è sempre stata molto intensa, trovando consensi e risonanze anche in altre parti d'Italia, come si evincerà anche in seguito, grazie a capolavori come la cupola del Brunelleschi, altre realizzazioni di epoca rinascimentale, fino all'apoteosi dell'Ottocento.

E' proprio in questo secolo che la produzione del cotto passa da un regime prettamente artigianale ad un andamento industriale, anche se l'artigianalità, ancora oggi, riveste un ruolo notevole.

Cotto toscano

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Le caratteristiche

caratteristiche cotto toscanoLa peculiarità più apprezzata del cotto toscano è la sua estrema versatilità: può essere installato indifferentemente sia in ambienti interni che esterni e, grazie alla notevole gamma di forme e colori, si adatta benissimo sia agli ambienti rustici (dove la fa da principe), sia in ambientazioni moderne, con una sua lettura in chiave raffinata.

Altra caratteristica nota del cotto toscano è l'elevata resistenza. Una volta posato non necessita di particolari manutenzioni e le operazioni di pulizia sono estremamente semplici.

Importante per mantenere inalterate queste caratteristiche è un preventivo trattamento superficiale che impermeabilizza completamente il cotto toscano, riducendo al minimo la sua naturale tendenza all'assorbimento e rendendolo così immune da macchie, unto, grasso ecc.

Ecco perchè è indicato anche per la posa in opera di ambienti esterni come patio, terrazzi, portici, piazzali ecc.

Oggi grazie alla dilagante rivalutazione da parte della "Bioarchitettura" dei materiali naturali, il cotto toscano sta rivivendo una seconda giovinezza, essendo apprezzato non solo come pavimentazione ma, anche come rivestimento di coperture, di scale, di sottotetti e come elemento decorativo di piscine ed altri manufatti.

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Il processo di lavorazione del cotto toscano

lavorazione del cotto toscanoDopo l'estrazione dell’argilla in zolle, il materiale viene accuratamente filtrato e lavato. Successivamente viene aggiunta una percentuale di acqua e sabbia. La miscela così ottenuta viene essiccata negli stampi a forma di piastrella ed estratta dopo qualche giorno.

Subito prima di essere infornati, tutti i singoli pezzi subiscono una rifilatura a mano e successivamente vengono impilati a piramide in modo da consentire una cottura uniforme all'interno dei forni.

La cottura avviene con una tempistica lunghissima che, in alcuni casi, arriva fino ai tre giorni. La temperatura raggiunta all'interno dei forni è di quasi 1000 gradi: ciò ne garantisce l'elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche e durevolezza nel tempo.


Cotto toscano: Come si esegue il trattamento del cotto toscano

Come accennato prima, il cotto toscano necessita di essere trattato subito dopo la sua posa, in modo da prolungare nel tempo l'estetica, le peculiarità e di facilitarne la semplice cura e pulizia.

Solitamente il trattamento del cotto avviene in due fasi distinte. La prima fase consiste in un'operazione di lavaggio eseguita meccanicamente con la monospazzola.

Un lavaggio accurato infatti, ha il fine di ripulire il cotto da tutti quei residui della posa in opera come ad esempio, la colla, la fuga e le cosiddette efflorescenze saline dovute alla risalita in superficie dei sali solubili. Questi ultimi sono dovuti proprio a causa della elevata traspirabilità del cotto.

La seconda fase è l'operazione di ceratura o impermeabilizzazione della superficie della pavimentazione, processo che viene realizzato con sostanze differenti a seconda che il cotto toscano venga installato in ambienti interni o esterni.

Sulle superfici interne si utilizza generalmente una miscela di oli vegetali ed idrorepellenti con un'elevatissima penetrazione che garantisce un potere impregnante tale da trattare anche gli strati più profondi.

Il procedimento termina con una cera che dona un'ulteriore resistenza all'usura da calpestio.

Sulle superfici esterne invece, il trattamento prevedere anche un'ulteriore protezione dai danni causati dagli agenti atmosferici come sole, pioggia ed umidità.

In questo modo il cotto toscano è protetto da macchie di qualsiasi genere sia sugli strati superficiali che quelli più profondi, inficiati dall'umidità da risalita.


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