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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da molto tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci utili nel corso della nostra analisi in tema di stucco in pasta, una disanima sintetica la nostra per le sempre tassative motivazioni di spazio ma che speriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esaustiva per il nostro lettore affezionato. A conti fatti abbiamo voluto spingere sin dalle primissime battute del nostro discorso essenzialmente su un aspetto prioritario dello stucco in polvere vale a dire la sua pressocchè infinita versatilità. Perché, a conti fatti, tutti noi ci possiamo facilmente rendere conto che possiamo adoperare lo stucco in polvere per quasi tutti i tipi di lavori sia di riparazione che di restauro e, tranne qualche rara eccezione che metterebbe fuori gioco questo tipo di strumento, possiamo anche affermare che lo stucco in polvere è efficace su quasi tutti i tipi di materiali.
Ovviamente, in maniera intuibile, in questo contesto noi stiamo analizzando essenzialmente lo stucco in polvere ma, per completezza di informazioni, ci pare corretto sottolineare come esistano anche differenti tipologie di stucco. Perché occorre sottolineare che lo stucco in polvere è sì un prodotto diffuso ma, all’esame dei fatti, forse si tratta di un prodotto meno diffuso di altre tipologie di stucco presentate in commercio sotto forme differenti come, ad esempio, lo stucco in pasta. In effetti, tra stucco in polvere e stucco in polvere, quello che cambia è, naturalmente la consistenza e per l’appunto, la forma con cui tale prodotto viene commercializzato. Nel senso che non cambiano le applicazioni quanto piuttosto cambia la modalità di impiego dello stucco in polvere rispetto a quello in pasta. Perché per poter utilizzare lo stucco in polvere occorre metterlo in un recipiente e versarvi man mano tanta acqua quanto serve per renderlo della consistenza desiderata.
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