Muri divisori
Le pareti divisorie vengono innalzate per sfruttare al meglio gli spazi interni di uno stabile sia a carattere pubblico che privato. Possono modificare in maniera sostanziale la distribuzione degli ambienti e cambiare la fisionomia interna delle abitazioni sia grandi che piccole.
Spesso l’innalzamento di una parete divisoria prevede l’abbattimento di un’altra o il suo spostamento quindi è necessario studiare attentamente la nuova distribuzione degli spazi e verificare che sia il più funzionale possibile alle proprie esigenze.
Gli addetti ai lavori dovranno verificare in primis che i muri da eliminare non siano portanti per non minare alla stabilità dell’edificio creando problematiche di non facile soluzione.
Se invece si ha intenzione di togliere muri portanti per una nuova conformazione delle stanze è d’obbligo rimpiazzare la loro funzione di sostegno con altre soluzioni altrettanto valide come ad esempio l’opportuna collocazione di forti putrelle in ferro.
Tutte queste tipologie di interventi non possono essere improvvisati ma hanno bisogno di un attento studio e di una progettazione oculata eseguita da un professionista ferrato nel settore e in un secondo momento verranno messi in pratica da un’impresa edile competente.
In linea di massima, soprattutto negli edifici più vecchi, i muri portanti si riconoscono perché hanno uno spessore assai maggiore rispetto agli altri e in genere delineano soltanto il perimetro dell’edificio.
Però nel caso si voglia togliere anche solo un muro divisorio è opportuno valutarne le conseguenze in maniera oculata già che i tramezzi nel tempo spesso terminano per avere una funzione collaborante nel sostenere i solai che gli poggiano sopra.
I muri divisori sono costituiti da elementi forati in laterizio che essendo abbastanza leggeri non gravano eccessivamente sui solai ma al contempo possono dividere in maniera ottimale gli ambienti senza rubare troppo spazio.
All’interno dei
muri divisori possono essere collocati appositi pannelli fono impedenti per isolare acusticamente i vari ambienti e garantire così una perfetta privacy anche all’interno di una stessa casa ad uso abitativo.
In questo specifico caso la parete sarà costituita non da una ma bensì da due file di laterizi poste l’una affianco all’altra divise però dai pannelli isolanti. Una volta posati i vari elementi legati con calcestruzzo si provvederà ad intonacare la nuova parete e successivamente a tinteggiarla nei toni di colore che si preferiscono.
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Talvolta per non appesantire ulteriormente la struttura portante oppure solo per scopi decorativi si può decidere di innalzare delle pareti divisorie con materiali di varia natura.
Ad esempio ultimamente viene molto utilizzato il vetro sia nel colore naturale sabbiato sia con colori sgargianti capaci di inondare le stanze con riflessi e giochi di luce molto interessanti e decorativi. Sono pareti che si innalzano con estrema facilità e hanno bisogno di poche ore di manodopera. Assicurano un lavoro pulito, poco costoso e che richiede nel corso degli anni successivi poca manutenzione.
Un’altra tipologia di parete molto economica è quella fatta in cartongesso. È molto adatta per separare i locali nella miglior maniera all’interno di edifici pubblici e talvolta in abitazioni ad uso domestico. Sono costruzioni leggere che non necessitano di lavori in muratura per essere messe a dimora. Una volta collocate nella sede opportuna possono essere dipinte con qualsiasi colore oppure essere rivestite con piastrelle di ogni materiale e forma senza andare incontro a nessun tipo di problematica.
Anche il legno può essere impiegato per la costruzione di pareti divisorie con un impatto estetico molto gradevole e accogliente.
Vengono realizzate sia con pannelli prefabbricati in massello o in legno tamburato. La seconda tipologia può contenere ogni sorta di cavo oppure essere riempita con appositi pannelli adatti per isolare le stanze in maniera termica e acustica.
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