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La prima cosa da fare è realizzare quello che può essere facilmente definito come uno scavo preliminare. In questo modo si delimiterà con esattezza l'area interessata per la realizzazione del muro. Uno dei pericoli primari in questi è però quello di ritrovarsi con un terreno non livellato, il che potrebbe facilmente causare lo slittamento della struttura, soprattutto se la terra alla base è composta da materiale non molto consistente. Per ovviare a tutto ciò dovremo ben piantare nel terreno dello scavo dei profilati in ferro a forma di T, i quali, una volta gettato il calcestruzzo, avranno come funzione quella di ancorare al suolo il nostro muro. Nel caso però il dislivello fosse alquanto elevato si dovrà delimitare l'area, piantare dei paletti nel lato discendente ed evidenziare l'ammanco di terra con un filo teso dagli stessi paletti al luogo preciso in cui si ergerà il muro. Una volta compiuta questa operazione avremo calcolato con esattezza lo spazio da colmare per poter livellare la superficie.
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Una volta completata la realizzazione delle fondamenta si dovrà passare alla sistemazione dei ritti, i quai consentono di ottenere una prodotto finale che sia il più regolare possibile. Per primi dovranno essere fissati i ritti che sono ai due lati del terrapieno. Questi, ben piantati nel terreno, dovranno essere sostenuti da un paio di puntelli, i quali consentiranno loro di restare fissi nella posizione desiderata.
Il muro che stiamo realizzando dovrà riuscire a sostenere in pieno la spinta del terrapieno. Per questo occorrerà fornire alla facciata esterna un certo grado d'inclinazione, che dovrà essere pari a un sesto dell'altezza del muro. Per questa ragione un ipotetico muro alto un metro avrà alla base uno spessore di 50 centimetri, che sarà ridotto a circa 34 centimetri in vetta. Questo processo riguarderà anche i ritti anteriori, che dovranno essere inclinati a tal modo, puntellati e legati a quelli posteriori con delle traverse.
Sui ritti installati si dovranno poi piantare per bene dei chiodi, i quali dovranno essere posti a un intervallo l'uno dall'altro di circa 20 centimetri. Su questi chiodi si poggeranno le funicelle con un contrappeso, le quali avranno la funzione di guida nel corso della costruzione. Le corde tra i ritti posti più in basso dovranno essere tese per poi dare inizio alla vera e propria costruzione del muro, il cui spessore dovrà essere di almeno 50 centimetri per quanto riguarda la base. Nella disposizione dei mattoni si consiglia di iniziare sempre con la parte anteriore. Si faccia poi attenzione a rientrare i mattoni posti più all'esterno seguendo la guida delle funicelle poste in precedenza.
Per un ulteriore controllo della posa dei mattoni si può utilizzare anche un listello di legno. Questo dovrà essere posto sugli spigoli dei mattoni, consentendo di dare una migliore omogeneità al grado d'inclinazione che caratterizza la parte anteriore del muro. Per avere la garanzia di una corretta verticalità della parte posteriore, tenendo conto di questa perenne rientranza, si dovranno tagliare su misura tutti i mal toni, così che la sezione tagliata sarà posizionata verso l'interno del muro, ovviamente dopo aver ricoperta per bene di malta.
Per questo lavoro si dovrà utilizzare una malta che sia composta da una parte di cemento e poco più di due parti di sabbia, risultando così un po' grassa. In questo modo, una volta terminato il lavoro, la malta si rivelerà essere un ottima diga, sia per quanto riguarda il terrapieno che per l'acqua piovana, la quale rappresenta di certo uno dei principali problemi per il nostro neo muro. Infatti è soprattutto per la pioggia che occorre usare il giusto tipo di malta, così da difendersi dalla capacità disgregatrice dell'acqua stagnante.
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