La legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità di fruire dell’Ecobonus - detrazione IRPEF/IRES al 65% già attivata nello scorso triennio - anche per chi decide di installare questi sistemi. Tale agevolazione fiscale è stata pensata per sostenere le spese di acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi con controllo remoto (tramite smartphone, tablet e PC connessi alla rete) degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda, climatizzazione. L’aggiornamento delle abitazioni deve essere volto alla consapevolezza del corretto utilizzo delle utenze e al relativo abbattimento delle emissioni inquinanti e dei costi di manutenzione. Per legge si prevede inoltre che i nuovi dispositivi mostrino e forniscano periodicamente, sia in locale che in rete, attraverso i vari canali multimediali connessi al sistema domestico, i dati relativi al corretto funzionamento degli impianti e i relativi consumi energetici.
Possono fare richiesta dell’Ecobonus, in base alla legge n. 208 del 2015, le persone fisiche (anche esercenti arti e professioni), tutti i contribuenti con reddito d’impresa (siano esse persone fisiche, società di persone o società di capitali), associazioni e società tra professionisti, enti pubblici e privati che non perseguono fini commerciali. Per quanto riguarda i privati, bisogna precisare che le esenzioni non sono limitate al proprietario dell’immobile, ma possono essere richieste dai titolari di un diritto reale di abitazione, da inquilini e comodatari, e da condomini, in caso di interventi sulle parti comuni dello stabile. Inoltre possono farne richiesta i coinquilini, i coniugi e i figli che partecipano alle spese dei proprietari o degli affuttuari dell'immobile. L’Ecobonus è dunque rivolto in particolar modo a tutti i cittadini e i privati che desiderano aumentare il valore dell’immobile e diminuirne l’impatto ambientale.
Per godere della detrazione IRPEF/IRES al 65% è necessario compilare la scheda informativa dei lavori effettuati, e inviarla all'Enea entro novanta giorni dalla fine dei lavori insieme ai seguenti documenti: i bonifici bancari (unico metodo di pagamento previsto dalla legge) delle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera degli impianti domotici, in cui siano evidenti la causale, il codice fiscale di chi richiede l’Ecobonus e la partita IVA o codice fiscale della ditta che ha eseguito i lavori o fornito le materie prime; fatture e ricevute delle spese sostenute; certificazione della rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti, effettuata da un tecnico abilitato o dal fornitore stesso (in caso di materiali da costruzione, pannelli solari o infissi isolanti); attestato di qualificazione energetica. La detrazione deve essere quindi indicata nella denuncia dei redditi, suddividendo la detrazione in dieci rate annuali.
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