Bisogna comunque tenere a mente che questa soluzione tecnica contro la condensa deve essere progettata e attuata a regola d'arte per non causare effetti indesiderati, aggravando la formazione della condensa nella stanza o addirittura all'interno della parete. Per capire il posizionamento corretto della barriera al vapore bisogna sempre considerare come si attuano i flussi del calore: infatti, la membrana deve esser posizionata sull’isolante dalla parte della muratura interna (cioè quella più calda a causa dal riscaldamento interno). Questo è necessario proprio a causa del processo di formazione della condensa per il vapore acqueo che impregna gli elementi costruttivi in determinate condizioni climatiche. Avviene quando all’interno dell'edificio la temperatura più alta rispetto all’esterno e ciò capita sempre in inverno.
Per tutti questi motivi, non solo il posizionamento ma anche lo stesso uso della barriera al vapore deve essere valutato attentamente: bisogna considerare, infatti, le caratteristiche dell'isolante utilizzato, il clima locale (umido o secco), l'esposizione dell'edificio e le abitudini degli utenti. Quest'ultimo punto vale soprattutto per l'uso dell'aria condizionata in estate e del riscaldamento in inverno.Una barriera al vapore realizzata a regola d'arte può assumere vari aspetti. Innanzitutto, si può realizzare con il fai da te, almeno nei casi più semplici, tagliando nelle dimensioni volute le membrane che si trovano in commercio in rotoli. A questo punto, le si dovrà sovrapporre fino a realizzare una struttura dello spessore di 10-15 centimetri, per poi sigillare i sormonti utilizzando nastri adesivi appositi. Ovviamente l'economicità della soluzione presuppone che si abbia una certa esperienza nella posa in opera, in modo che il risultato ottenuto sia valido. In ogni caso, questo tipo di barriera al vapore deve essere utilizzata per isolare pavimenti, solai, tetti piani e spazi nel sottotetto non riscaldati (ad esempio, i sottotetti non praticabili e le soffitte).
In alternativa, si possono contattare aziende specializzate: i materiali e le soluzioni adottati sono estremamente vari e in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza. Ad esempio, le barriere al vapore a base bituminosa impiegano due strati di polipropilene a contenere un composto a base di bitume. Sono l'ideale per impermeabilizzare le coperture. Al contrario, per le pareti perimetrali si consigliano i cosiddetti pannelli sandwich, che adottano un pannello di materiale isolante, una barriera al vapore e infine, come rifinitura e protezione, uno strato di gessofibra.
La barriera al vapore è una soluzione ottimale in inverno, soprattutto nelle zone montane e nel Nord Italia, proteggendo l'isolante dal vapore acqueo. Tuttavia, in zone altamente umide e in estate può capitare il contrario: se la muratura esterna ha una notevole esposizione al sole o si utilizza molto un impianto di condizionamento, la condensa si forma dal lato sbagliato della barriera al vapore, rischiando di danneggiare l'isolante.
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