Giardini verticali

vedi anche: Giardinaggio

Caratteristiche:

Il giardino verticale spesso è qualcosa che nasce spontaneamente su di un pendio, su di un’ abitazione ormai in rovina o su di un muro, semplicemente. Tuttavia, per questioni estetiche, oggi come oggi il guardino verticale è una soluzione adottata da molti, per avere del verde anche laddove non si ha lo spazio. Un giardino verticale, infatti, può essere utile perché può ricoprire un muro non proprio bello da vedere in quanto ormai segnato dal tempo, oppure può ravvivare e rendere particolare la facciata di un edificio altrimenti troppo monotono, o ancora può essere l’ ancora di salvataggio per chi ha la passione per i fiori ma non sa dove colivarli.

Tecnicamente, un giardino verticale è un insieme di piante che crescono verticalmente, ancorate ad una parete. Per rendere possibile il giardino, si ancora del materiale fibroso alla parete, e si inseriscono dei semi nei compartimenti fra i due strati di tale materiale. E’ possibile coltivare in questo modo, però, soltanto specifiche piante, molto decorative ma allo stesso tempo capaci di crescere in questo modo. Quali siano queste specie di piante, poi potrete vederlo nei capitoli successivi.

Pareti del genere vengono molto utilizzate in città, rper ricoprire le facciate anche laterali di edifici anche di grandi dimensioni, come ad esempio quella del CaixaFOrum di Madrid, progettata da Patrick Blanck, un botanico, alta 24 metri e ampia 460 metri quadri.

Si tratta di un valore aggiunto per tutti quegli edifici cittadini che non hanno mai nulla di verde, se non qualche piantina, ormai anche rinsecchita, sui balconi. Con i giardini verticali, invece, si può tornare a vedere un po’ di verde anche dove lo spazio per un vero e proprio giardino non c’è.

Sicuramente i giardini verticali si ritrovano anche in natura, quando delle piantine nascono fra i mattoni di un muro o di un edificio abbandonato, ad esempio, ma non si può negare che, simile, sia l’ effetto provocato dalle piante rampicanti. Pertanto consigliamo, a chi non ha modo di realizzare un giardino verticale, o non ha tempo e risorse, si scegliere semplicemente una pianta verticale e fare in modo che si sviluppi su di una parete. Il risultato è senza dubbio soddisfacente, in particolare se si scelgono delle piante rampicanti in grado di produrre generose e bellissime fioriture, che in primavera ricopriranno la vostra parete.

Bisogna comunque dire che forse realizzare un giardino verticale non è la cosa più semplice del mondo, ma è anche vero che essa comporta dei vantaggi, ovvero: il miglioramento dell’ isolamento termico di alcuni edifici, evitando quindi l’ irraggiamento diretto dei raggi solari sulla parete, che quindi non si scalda né irradia calore all’ intero; il miglioramento dell’ impatto estetico dell’ edificio; la cattura delle polveri sottili, in un ambiente urbano.

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Come realizzarlo:

Prima di realizzare un giardino verticale, bisogna fare delle considerazione e valutare gli edifici interessati da queste operazione. Bisogna infatti sapere che è possibile ricoprire le facciate degli edifici dal momento che non tuttele piante, per sopravvivere, necessitano di terra per vivere: molte specie, infatti, necessitano soltanto di acqua , ossigeno e anidride carbonica, grazie alla fotosintesi clorofilliana.

Per costruire un giardino verticale bisogna reperire una struttura metallica di ridotto ingombro, che va agganciata all’ edificio con zanche , oppure autoportante, a seconda delle tipologie. SU questa struttura va steso un telo in PVC e un successivo rivestimento in cartonfeltro. Su di questo tessuto vanno inseriti i semi o le piante già sviluppate, con un’ elevata densità.

Il sistema di irrigazione in genere è totalmente automatizzato e nascosto alla vista. La manutenzione è da eseguire mediamente dall’1 alle 4 volte all’ anno, a seconda delel specie scelte e del tipo di effetto desiderato. Il tutto, però, può essere risolto con sistemi di fertilizzazione automatizzati che arricchiscono l’ acqua con elementi nutritivi, fungicidi e antiparassitari.


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    Giardini verticali: Specie di piante:

    Soltanto alcune piante, ovviamente, possono essere scelte per la costruzione di un giardino verticale. In base ai fattori ambienti, si possono suddividere le specie arboree più adatte in due macro categorie:

    1. Le specie microterme, adatte a temperature comprese fra i 15 e i 25 gradi centigradi, quindi meno tolleranti al caldo, alla siccità e alla salinità, che comprendono, ad esempio, la festuca arundinacea, la lilium perenne, la poa pratensis e la festuca rubra;

    2. Le specie macroterme, indicate per climi caldi ma poco adatte per quei luoghi le cui temperature devono scendere al di sotto dei 0°. In questo caso perdono il colore verde e vanno in riposo vegetativo. La loro temperatura ottimale, infatti, si aggira intorno ai 25-30° centigradi. Appartengono a questa specie la: cynodon dactylon, la paspalum vaginatum, la stenotaphrym secoundatum e la zoysie.


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