Mosca del cavolo

Mosca del cavolo

Nell’orto, tendono ad insinuarsi insetti di diverse specie, che nutrendosi della linfa vitale delle piante, le conducono inevitabilmente alla mercificazione. Ogni pianta, tende ad attirarne alcune specie: il cavolo, è tra gli alimenti maggiormente colpiti da insetti, in particolare dalla mosca, che prende il nome della stessa pianta di cui diventa divoratrice. L’insetto, depone per consuetudine le sue uova sulle foglie del cavolo, ovvero sul colletto; dopo pochi giorni, le uova di schiudono e da esse fuoriescono le larve, che si insinuano tra le pagine del cavolo, succhiandone la linfa vitale. Le larve sono facilmente riconoscibili, in quanto presentano un colore similare al grigio, ed hanno una dimensione che le rende abbastanza visibili. Oltre al fatto che le larve (soprattutto se in quantità eccessive), possono essere individuate, si può riconoscere la loro presenza dalla loro azione, che rende le foglie del cavolo gialle e marce,e la pianta completamente deperita. Questo accade perché il succhiare stesso della larva, porta alla perdita della linfa vitale, ed inoltre i buchi che sono presenti sulle foglie, lasciano una via d’accesso per i batteri. La mosca del cavolo è dunque un insetto pericoloso per il raccolto, che non va via da sola, ma che anzi, può aumentare la sua proliferazione, se non viene eliminata, o quantomeno allontanata. La soluzione ideale per salvaguardare la salute della pianta, consiste nel seminare accanto al cavolo alcune piante dall’odore molto forte, tendente all’acre. Tra le piante che maggiormente sviluppano questo potere protettivo nei confronti delle larve, troviamo il pomodoro e molte altre erbe forti. Questa soluzione, non rappresenta però una cura vera e propria, ma solo una forma preventiva. A questa infatti, se ne possono associare, tante altre che sono altrettanto efficaci, come il movimento del terreno: se vengono mosse le zolle, verranno tirate fuori le larve che al sole tenderanno a morire perché non saranno più protette dall’umidità del terreno. L’acqua in eccesso che determina ristagni, rappresenta la location ideale per certi vermi e larve, che si sviluppano e crescono solo in certi ambienti e a certe temperature, ragion per cui, le irrigazioni vanno regolate, e va favorito il drenaggio del terreno costantemente. Le piante più giovani, possono essere pulite e disinfettate sempre con il sapone di marsiglia. Oltre alla specifica detersione, un’altra soluzione è quella di mettere una rete protettiva, molto fitta su tutte le piante. Quelle marce vanno chiaramente estirpate dal terreno.
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