Cladosporiosi
Le piante, sono molto sensibili alle variazioni climatiche, e diventano cosi maggiormente predisposte all’attacco di funghi e batteri, che costituiscono il canale d’accesso, per lo sviluppo di diverse patologie. La cladosporiosi, è una patologia di tipo fungino, che si sviluppa nei periodi umidi, tra marzo e maggio e tra settembre e novembre, quando la temperatura è fresca ed il tasso di umidità altissimo. Il fungo, colpisce principalmente le foglie, che si ricoprono di macchie scure di colore bluastro su tutta la pagina, nei pressi delle nervature e nella parte inferiore. La cladosporiosi, è una delle patologie più facilmente riconoscibili, in quanto si innerva in tutta la pianta, che presenta una sintomatologia similare rispetto a quella del marciume; le foglie colpite, presentano macchie bluastre, scure, che portano le foglie a seccare e ad accartocciarsi. I frutti, presentano una mancanza di turgidità, manifestando anch’essi macchie e depressioni, mollezza e alterazioni nel colorito. La cladosporiosi, attacca principalmente alcuni tipi di piante (da orto e da frutto), come la cipolla, la zucchina, l’aglio, il cetriolo, il melone ed il pomodoro. Il contagio di questa patologia, avviene per via stomatica: solitamente, la cladosporiosi, attacca le piante in serra, dove c’èn molta umidità, o le piante che sono costrette a vivere in un ambiente dove la temperatura è bassa. Esistono differenti metodologie utili a contrastare questa malattia: le forme preventive, sono le più importanti, e riguardano la location in cui è collocata la pianta e la temperatura e le sue alternanze. Le piante dovranno essere collocate in una location ventilata, soleggiata e soprattutto non umida, dove la temperatura si mantiene abbastanza nella media. Oltre alle misure preventive, che vanno attuate nei periodi della semina e nei periodi stagionali miti. Se una pianta viene contagiata, va immediatamente curata con del solfato di rame, o fungicidi specifici, che abbiano comunque la stessa base chimica: questa operazione va effettuata durante la stagione autunnale o invernale, quando le temperature scendono, poiché i fungicidi con il calore diventano elementi estremamente tossici per la pianta. Quando vengono acquistati i semi della pianta, bisogna controllare che essi non siano in alcun modo danneggiati: in questo caso, bisogna gettarli via e acquistarne degli altri. Il fenomeno della contaminazione che parte dal seme, diventa difficile da estirpare. Questa patologia, è dunque curabile prestando attenzione agli sbalzi termici e a possibili alterazioni.
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