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Nella maggior parte dei casi, gli impianti autonomi risultano essere più moderni ed efficienti, di conseguenza anche meno inquinanti. Potendo gestire il riscaldamento in modo autonomo, ogni singolo utente potrà personalizzare gli orari di accensione, evitando di far funzionare l'impianto quando è fuori casa e limitando così gli sprechi inutili.
Il cronotermostato vimar consente di creare un ambiente che sia la propria casa o il luogo di lavoro che sia ottimale per le proprie esigenze. Sia che si tratti di raffreddamento, sia che si tratti di...
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Tra gli apparecchi più utilizzati per riscaldare l’acqua vi sono i boiler elettrici. Anche se molti hanno provveduto a sostituirlo con i moderni modelli a metano, è pur vero che quelli elettrici sono ...
La caldaia è un apparecchio essenziale per il funzionamento dell’impianto di riscaldamento domestico e di conseguenza per avere ambienti confortevoli e acqua calda sempre disponibile. Esistono diversi... All'interno di un condominio, i condomini possono scegliere di non distaccarsi dall'impianto generale, per ovviare ai problemi riguardanti la suddivisione dei costi, è possibile tuttavia installare dei meccanismi individuali per la contabilizzazione del calore. In questo modo il singolo utente avrà la possibilità di scegliere se rimanere collegato all'impianto centralizzato oppure scollegarsi.
La scelta di rendersi indipendenti dall'impianto principale non dovrà comportare alcun tipo di aggravio per chi invece decide di rimanere collegato al sistema centrale. L'operazione non dovrà inoltre causare alcun tipo di disagio tecnico con il rischio di compromettere il funzionamento dell'impianto esistente.A partire dal giorno 18/06/2013, non è più necessario avere l'unanimità di tutti i condomini per potersi distaccare dall'impianto centrale. Adesso è quindi possibile potersi scollegare senza dover attendere l'approvazione dell'assemblea di condominio.Anche quando il singolo condomino si sarà distaccato dall'impianto principale, sarà sempre tenuto a partecipare alle spese necessarie alla sua manutenzione straordinaria e alla messa a norma e conservazione.Secondo quanto stabilito nel comma 9 dell'articolo 4 del D.P.R. n 59/09, negli edifici con impianto di riscaldamento centralizzato dalla potenza uguale o superiore a 100 kw, al fine di favorire il risparmio energetico, è preferibile mantenere, laddove esistente, l'impianto centralizzato.Bisogna considerare inoltre, che alcuni comuni possono aver stabilito nel regolamento edilizio, il divieto di distaccarsi dagli impianti centralizzati. Questa eventualità potrà in futuro riguardare un numero sempre maggiore di comuni italiani che cercheranno in questo modo di incentivare la soluzione centralizzata, allo scopo di limitare l'impatto ambientale.
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