Anche se l'introduzione di questo bonus rappresenta una svolta epocale, il legislatore ha lasciato notevoli dubbi di interpretazione, soprattutto in ambito applicativo. Un primo dubbio riguarda l'epoca di acquisto dell'immobile in quanto nulla è specificato in merito: ne consegue quindi che l'immobile può essere stato acquistato anche in data antecedente l'anno 2016 poichè tale requisito è richiesto solo per l'acquisto dell'arredo. Altra perplessità riguarda se le coppie conviventi e che siano in procinto di sposarsi possano accedere al bonus: seguendo un'interpretazione letterale, si dovrebbe pensare di no anche se questo non sembra molto ragionevole. La nuova legge inoltre parla solo di mobili e non di grandi elettrodomestici: anche qui si è un po' in controsenso con lo spirito della legge. Inoltre il requisito anagrafico si presta a molte interpretazioni: le disposizioni normative parlano di under 35 acquirenti l'immobile. Si presume quindi che si debba guardare l'età dell'acquirente alla data in cui viene stipulato il rogito per l'acquisto dell'immobile.
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La detrazione fiscale prevista dal bonus mobili 2016 è pari al 50% delle spese sostenute dal giorno 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 per l'acquisto di mobili. Il limite di spesa per fruire dell'agevolazione è di 16000 euro e la detrazione si otterrà nella dichiarazione dei redditi in 10 rate annue. E' importante stabilire che l'ambito oggettivo di applicazione del bonus è l'arredo dell'abitazione principale per cui sono escluse le abitazioni secondarie.
Una previsione molto importante effettuata dal legislatore è quella relativa al caso del contribuente che si trovi nella no tax area e che quindi non abbia capienza di reddito per fruire delle agevolazioni. In tal caso, il contribuente ha la possibilità di cedere la propria detrazione fiscale a favore del fornitore che ha eseguito i lavori. Accanto al requisito economico è fondamentale il requisito della residenza del contribuente per documentare lo stato di convivenza della giovane coppia. E' inoltre molto importante fissare un termine entro il quale l'immobile assumerà la destinazione di abitazione principale.Le agevolazioni previste dalla normativa sono rivolte esclusivamente ai contribuenti che acquistano arredo nuovo e non usato. Ovviamente ne consegue che tale arredo sia destinato all'abitazione principale che deve essere acquistata nel corso dell'anno 2016. Tra gli arredi che beneficiano del bonus fiscale rientrano i mobili più importanti: tavoli, sedie, scrivanie, poltrone, divani, comodini e letti. Sono esclusi invece tutti quei componenti che si considerano come accessori: tendaggi, porte e pavimenti in parquet, complementi di arredo e soprammobili; sono esclusi i materassi e i complementi di arredo. Gli arredi devono essere pagati con strumenti tracciabili come bancomat, carte di credito, bonifici bancari e postali; se si paga in contanti o con assegno non è possibile accedere alla detrazione. Sulla fattura di acquisto deve essere specificato il codice fiscale del contribuente che avrà accesso alle agevolazioni.
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