Oltre al diploma di scuola superiore la riforma prevede per i futuri amministratori dei corsi di formazione specifici. Sarà necessario dunque seguire un corso iniziale, ovvero d'avviamento alla professione. Questo però non sarà l'unico, dal momento che, nel corso del periodo in carica, dovrà essere seguito regolarmente da altri. Questi avranno lo scopo di aggiornare gli amministratori, che potranno così svolgere sempre al meglio il proprio importante ruolo. Anche stavolta però la riforma prevede due eccezioni. Il corso iniziale infatti non è obbligatorio per chiunque eserciti la professione almeno dal 18 giungo 2010. Per costoro infatti è previsto soltanto l'obbligo dei corsi periodici d'aggiornamento. Qualsiasi corso invece risulta non obbligatorio per gli amministratori interni, ovvero coloro che posseggono almeno un'unità abitativa nel condominio amministrato.
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Così come proposta, tale riforma pare alquanto incompleta. Non è affatto specificato chi possa tenere tali corsi ad esempio o quale sia la loro durata minima. Per non parlare del fatto che i cosiddetti amministratori interni paiono godere di ogni privilegio possibile, e in pratica per nulla colpiti dalle nuove normative vigenti.
Nel decreto "Destinazione Italia" sono state affrontate tali e altre problematiche, ma al momento non sono ancora stati resi noti i dettagli. Di certo sarà posto un freno alla gara senza regole per l'organizzazione di corsi di formazione, visti come una nuova e interessante opportunità di fare affari, sfruttando la mancanza di chiarezza legislativa.Va ricordato che qualsiasi decreto legge resta in valore per una durata complessiva di sessanta giorni in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Al termine di questo periodo il decreto decade automaticamente qualora non venga convertito. In questo caso specifico la data da tenere presente è il 24 dicembre 2013, ovvero la scorsa vigilia di Natale, a partire dalla quale occorrerà attendere il passare di circa due mesi per l'appunto. In questo periodo quanto esplicato in precedenza sarà ritenuto valido a tutti gli effetti, in attesa che avvenga o meno la normale conversione del decreto.
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