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Per arredare una cucina in arte povera bisogna seguire delle linee guida ben precise che consentono un corretto posizionamento di ogni singolo mobile, rendendolo utile e funzionale soprattutto se l’ambiente cucina è abbastanza ampio da garantire l’allestimento di un tinello in modo da renderla vivibile al di la della funzione di semplice cucina. Il progetto di una cucina in arte povera si basa sulla classica credenza posta in un’ampia parete, con due ripiani uno alto con vetrata e uno basso con sportelli. Al centro di essa si può disporre di ampi vani ideali per poter esporre e posizionare strumenti ed utensili da cucina come un portapane, una bilancia o un frullatore. Su un’altra parete è d’obbligo la posa di una piattaia a due o tre ripiani per poi passare alla tavola con le sedie, al piano cottura, a qualche altro mobiletto per conservare altri utensili da cucina di uso non comune. Ovviamente indispensabili sono i mobili che servono da complemento come ad esempio il colapiatti per il lavello, la cappe per la cucina o cassettiere multiple.
La cucina in arte povera si può impostare con diverse tipologie ed in genere comprende un lavello con una o due vasche, ed un mobile sottostante a due ante utile per il cestino dei rifiuti e per conservare detersivi. Sulla parte superiore il classico colapiatti con mobiletto a due ante è invece d’uopo per uniformare il tutto, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Affianco al lavello si posa il mobile in arte povera che comprende due ante sulla parte inferiore, mentre come piano d’appoggio si posiziona l’elettrodomestico ad incasso con i fornelli che può essere di tipo classico (a gas) o anche innovativo (piano cottura in vetro ceramica).In alto, una cappa anch’essa di legno e a forma di piramide completa l’impostazione dell’angolo cottura.
Una volta sistemati i mobili in arte povera, per quanto riguarda l’angolo cottura, c’è la possibilità di impostare l’arredamento della cucina, regolandosi in base alla grandezza della stanza. Se infatti questa è abbastanza grande, ecco allora che alla piattaia e alla credenza della nonna ed ovviamente al tavolo, si possono allestire altre strutture in legno e categoricamente in arte povera, come la realizzazione su misura o l’acquisto di un mobile in cui c’è la possibilità di inserire altri elettrodomestici da incasso ed in primo luogo la lavastoviglie, il frigorifero o la lavatrice. La tipologia di arredo con questi elettrodomestici nel caso specifico dell’arte povera, può essere a vista con i soli rivestimenti laterali in legno ma anche a scomparsa per cui i mobili contenitori sono corredati di sportelli in legno che dopo l’uso, vengono chiusi ed occultano del tutto ogni struttura in ferro o in acciaio. Il risultato è il colpo d’occhio che quando tutto il focolare è spento, trasforma la cucina in arte povere in una living-room dove ci si può tranquillamente rilassare, ascoltare la radio, vedere la tv o stare seduti su una poltrona o una sedia a dondolo e leggere un giornale.
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