La Case dell'acqua sono realizzate in collaborazione con i Comuni e distribuiscono l'acqua della rete idrica, quindi la stessa che sgorga dai rubinetti, quella fornita dall'acquedotto cittadino. Acqua pura, buona, regolarmente controllata dalle Asl, che viene fornita refrigerata, frizzante o naturale.
La diffusione delle case dell'acqua, strutture igieniche e sicure, ha cominciato la sua espansione nelle regioni del nord Italia, Lombardia e Piemonte in testa, ma gradualmente si è estesa a tutta la penisola. La convinzione da debellare è che l'acqua del rubinetto non sia buona a prescindere. In generale non è così, e l'acqua degli acquedotti comunali subisce controlli costanti, più frequenti che alle sorgenti di imbottigliamento industriale, ed ha il grande vantaggio di essere acqua corrente, qualità importante rispetto all'acqua "stagnante" delle bottiglie.I punti a favore delle casette che distribuiscono acqua sono diversi e vanno annoverati sia nell'elenco dei vantaggi per il singolo cittadino, che per le comunità e per l'ambiente.
Per il singolo, è facile capire come l'acqua così distribuita sia più conveniente a parità di pregi, dal punto di vista economico, ma anche per la praticità nel prenderla quando si vuole.Per l'ambiente i benefici sono ancora più tangibili. Innanzitutto, si ha un grande risparmio in rifiuti di plastica o vetro da smaltire, quante sono le bottiglie che, invece di essere prodotte, vengono riutilizzate. In più, l'acqua nel nostro Paese viaggia principalmente su gomma, quindi questo significa tir, traffico, smog e carburante che vengono risparmiati. In media, una casa dell'acqua eroga 2.500 litri di acqua al giorno, ma si hanno ore di punta e luoghi dove l'approvvigionamento è di molto superiore: migliaia di bottiglie di plastica che evitano di finire in discarica, dopo lunghi percorsi sulle autostrade. C'è anche da considerare che le case dell'acqua sono utilizzate come punto di ritrovo per informare i cittadini sulla cultura del risparmio idrico e come luogo di aggregazione, socializzazione ed incontro, con la programmazione di interventi a tema.Nella case dell'acqua rifornirsi è semplice; basta recarsi presso una di esse negli orari previsti dal comune, provvisti di bottiglie pulite, e riempirle, spesso gratuitamente, a volte pagando un contributo di pochi centesimi a litro.
Qualsiasi contenitore va bene, ma sarebbero da preferirsi le bottiglie in vetro che sicuramente mantengono inalterato sapore ed odore dell'acqua.Un altro accorgimento utile è quello di fare piccole scorte, solo per qualche giorno, per garantirsi acqua perfettamente pura.Le bottiglie di acqua, come quelle confezionate dalle aziende, non vanno lasciate al sole o in ambienti a rischio.Ci sono poi le normali regole di educazione e civiltà che vanno adottate anche quando ci si reca a prelevare acqua dalle case dell'acqua.Sono sostanzialmente norme dettate dal rispetto per il prossimo e consistono nel:- non imbrattare gli erogatori- non sporcare lo spazio circostante- rispettare l'ordine di arrivo- non bere direttamente dagli erogatori- non far bere animali- spegnere il motore dell'auto mentre si riempiono le bottiglie.In conclusione, la case dell'acqua sono un'ottima opportunità di risparmio per i cittadini, ma anche un'occasione che ci viene offerta per aiutare l'ambiente, dando il giusto valore ad un bene così prezioso com'è l'acqua.
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