Questi particolari tavoli si distinguono in base ai meccanismi d'apertura, dal momento che non tutti sono ugualmente validi. Uno dei più comuni è di certo quello dei due piani a scorrimento che lentamente raggiungono lo stesso livello. In tal senso è facile notare in alcune case dalle piccole dimensioni dei tavoli quadrati allungabili, che in pratica raddoppiano le proprie misure, passando dai classici 90x90 ai 90x180. I modelli dallo stile più moderno sono spesso caratterizzati da piani in vetro, con una struttura a tre telai, con i primi due che rappresentano quelli usati per cene o pranzi, e il terzo che funge da telaio di sostegno. Alcuni però escludono questa opzione tra le papabili per la propria casa per una questione estetica e soprattutto perché non prevede alcuna via di mezzo tra il totalmente aperto e il totalmente chiuso. Altra alternativa è rappresentata dall'apertura a libro, con un piano che, grazie all'ausilio di due cerniere in metallo, riesce a sollevarsi su di un lato (come un libro per l'appunto), mentre il secondo piano effettua una rotazione sul telaio strutturale, così da garantire una totale stabilità al tavolo. In passato, e in particolare negli anni '60, si era soliti acquistare dei tavoli composti da due piccoli piani allungabili laterali. Tale soluzione però non è più in voga, soprattutto per svariate questioni tecniche. Le due parti allungabili infatti non erano molto stabili e poi lo spazio ottenuto in totale raggiungeva al massimo gli 80 centimetri. Negli ultimi anni invece si sta affermando in questo ambito il sistema telescopico in metallo, che ha di certo un enorme vantaggio rispetto agli altri, consentendo di aggiungere quanti piani si desidera. Inoltre i piani ulteriori vengono riposti al di sotto del piano principale, senza alcun impedimento quando il tavolo è chiuso. L'estetica dunque è di certo superiore agli altri sistemi, ma lo stesso si può dire anche del comparto comodità, dal momento che basta una sola persona per azionarlo. Ciò è possibile grazie al fatto che, tirando uno dei due lati da una parte, anche l'altro farà lo stesso, ovviamente in direzione opposta. Infine, a differenza del modello degli anni '60, anche le estremità dei piani estraibili sono solide, poggiando infatti su delle travi in metallo.
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Questo tipo di tavoli sono nati per un'esigenza pratica, ma sempre più spesso le aziende produttrici si cimentano in modelli allungabili esteticamente accattivanti, seppur in dimensioni ridotte rispetto a quelli da sala da pranzo. E' possibile così trovare in commercio dei tavoli con una prolunga al di sotto del piano principale ben lavorato che, ruotando di 180°, viene portata al livello superiore. Il tutto è reso possibile dal braccio mobile antistante, che funge anche da struttura portante. Modelli di odierna fattura di questo genere utilizzano inoltre dei materiali che li rendono dei prodotti di lusso, oltre che utili. E' possibile infatti ritrovarsi in casa degli splendidi tavoli in acciaio cromato, cristallo serigrafato, acidato o trasparente, a seconda dei gusti, o magari in un classico legno laccato. Se in passato infatti si puntava principalmente alla realizzazione di prodotti che potessero soddisfare le esigenze dei clienti, oggi ciò non può più bastare. Un tavolo in formica degli anni '60 sarebbe infatti improponibile, dal momento che ormai si tenta di coordinare utilità e arredo. I materiali dunque diventano fondamentali e i piani ulteriori risultano sempre più nascosti. Un tavolo allungabile dunque deve sembrare a tutti gli effetti un tavolo comune, eccezion fatta però per il geniale tocco di stile.
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