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Le piante di questo tipo non crescono bene in terreni argillosi a meno che non si fornisca di un sistema di drenaggio efficiente. Ci sono più di 50 varietà di questo frutto ma le principali sono: Abbot, Allison, Bruno, Haiward, Monty e La Sauvage come varietà femminile e come maschili: Matua, Tomuri, Chico Male, ecc.
L'Italia è uno dei paesi di maggior produzione di kiwi al mondo, con una percentuale di circa 500.000 tonnellate di frutti di alta qualità al’anno. Le piante raggiungono un'altezza tra 1,8 e 2,1 metri. Dopo i trenta anni il tronco può raggiungere i 20 cm di diametro. La pianta di kiwi cresce rapidamente e possiede foglie grandi e grosse, presentando poca resistenza alle giornate di caldo forte, perdendo molta acqua e seccandosi. PAPILLON 87773 Forbice Potare a Cricco, Verde/Nero Prezzo: in offerta su Amazon a: 12,02€ |
I terreni più adatti sono quelli fertili, profondi, ben drenati e con basso contenuto di Sali. I frutti sono propensi alla putrefazione della corona e la radice per questo motivo i terreni saturati possono causare anche la morte di molte piante. Inoltre questo frutto è sensibile ai Sali minerali del terreno, come carbonato e calcio. Il ph del suolo dove si coltiva deve essere tra 6 e 7,2. Comunque la grande adattabilità di questa pianta può permetterle di trovare un buono sviluppo anche in altri tipi di terreni. Le opere di drenaggio delle piante devono garantire almeno fino a 1 o 1,5 metri di profondità. Esistono vari modi per preparare il terreno. Prima di tutto bisogna rimuoverlo, pulirlo e ararlo bene, poi mettere concimi organici come stallatico maturo, dopo fare le canalette e impianto d’irrigazione. Ci sono vari tipi d’impianto di irrigazione disponibili e bisogna scegliere il più adatto alla nostra piantagione. Quelli più utilizzati sono i sistemi d’irrigazione a goccia e nebulizzazione. L’acqua con la quale s’irriga le piante deve essere a basso contenuto di Sali. Essendo il kiwi una pianta originaria di una zona umida, non sopporta la mancanza d’acqua, dovendo risolvere in questi casi con l’irrigazione artificiale. La quantità dipende delle caratteristiche del clima e la temperatura del posto dove viene coltivato. È conveniente fare un’analisi dell’acqua prima di coltivare. Un'altra cosa da tener in conto e di proteggere la piantagione con una rete antigrandine, impiantata con anticipo.
Le piantine si piantano i primi giorni di dicembre, già che nei quattro mesi invernali crescono le radici e le piante si sviluppano di più. Almeno una pianta tra otto femmine deve essere un maschio. È conveniente mettere anche un sostegno alle piante, una struttura di pali e fili, come nella vite. Bisogna lasciare lo spazio sufficiente tra una pianta e l’altra già che si ramificano molto, e anche in mezzo tra una fila e l’altra, per poter passare con il trattore e per prendere i frutti quando sono pronti.
Fondamentalmente i kiwi si selezionano in base alla misura e forma. Vale a dire che si eliminano quelli brutti o che presentano difetti. Il kiwi ha dimostrato di essere molto resistente alle plaghe e malattie ma ci possono essere danni alle piante per altri motivi come basse temperature, tempesta o funghi. Tra le cause di eliminazione ci sono: frutti gemelli; frutti piccoli o piani; macchia scura; colorazione rossa, caffè o nera; segno, cicatrici o altro. Anche se esistono tanti motivi per i quali si eliminano i kiwi, di solito la percentuale non è elevata. I frutti si raccolgono a metà di autunno, tra ottobre e dicembre. Mentre più si lasciano meglio è il frutto già che ha una elevata percentuale di zucchero. Bisogna pero, raccoglierli prima che si presentino le prime gelate autunnali o che i frutti diventino molli. I kiwi si possono conservare per alcuni mesi dopo la raccolta, in un ambiente secco e freddo.
Per poter vendere i kiwi bisogna aspettare da 3 a 8 anni perché i frutti siano buoni e pronti. Per quanto concerne al prezzo al kg per il kiwi dipende per prima cosa a chi ci si rivolge per la vendita, se a una cooperativa o a un commerciante privato già che per la prima forse è più importante la quantità e per la seconda la qualità del prodotto. Per essere una pianta che dipende dal clima e terreno i rendimenti sono diversi d’accordo a come si gestisce la piantagione. Per un ettaro di kiwi in cui sono coltivate circa 100 piante, togliendo le spese annue di corrente, fertilizzanti, concimi, irrigazione e manutenzione, ci si può guadagnare tra 15.000 a 25.000 €. Le norme di qualità previste per la commercializzazione di frutta sono basate su parametri prevalentemente di aspetto, consistenza, organolettici e igienico-sanitari. Comunque per iniziare l’attività ci sono delle agevolazioni ma bisogna avere dei requisiti particolari come quello di conseguire la classifica di coltivatore diretto oppure d’imprenditore agricolo professionale.
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