Cura bonsai

Cura bonsai

L'arte del Bonsai è nata e si è diffusa in Cina e Giappone, ma è ormai da decenni che il mondo occidentale ha imparato a conoscere ed apprezzare questo tipo di coltivazione.

Le piante da preferire per un Bonsai sono quelle con foglie piccole e rami che lignificano facilmente, con fiori decorativi e frutti di dimensioni ridotte.

Gli arbusti che meglio si prestano ad essere impiegati come Bonsai d'appartamento sono quelli che provengono da latitudini dove le temperature sono calde, costanti ed umide come le foreste tropicali da cui ci giungo: il bambù, la schefflera e la jacaranda.

Con gli alberelli che crescono nelle regioni subtropicali come: l'ulivo, l'azalea,il melograno e la camelia si possono realizzare Bonsai sia da esterno che da interno.

Per ottenere dei buoni risultati è importante tenere ben presente l'habitat naturale a cui la pianta era destinata.

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Temperatura, umidità e luce

bonsaiLe piante di origine tropicale vanno tenute ad una temperatura costante compresa fra i 18 ed i 24 °C durante il giorno e a non meno di 16 °C la notte.

Queste specie si possono quindi tranquillamente collocare vicino ad una finestra, facendo attenzione che non vi siano spifferi d'aria.

Le varietà subtropicali in estate stanno tranquillamente all'aperto, in una posizione riparata dal vento, in autunno, non appena la temperatura notturna scende a 10 °C, devono essere riportate in casa.

Vanno quindi fatte svernare ad una temperatura che non sia inferiore a 5 °C e che non superi mai i 15 °C.

Molti di queste piante sono in grado di adattarsi ad un paio di gradi in più, comunque si deve fare in modo che durante la notte la temperatura scenda sempre di qualche grado.

L'umidità ideale per i Bonsai d'appartamento è il 40 - 50 %, per ottenerla si può ricorrere ad un umidificatore elettrico o posare gli alberelli con il vaso in una bacinella riempita di Lecaton umido.

E' bene spruzzare quotidianamente i Bonsai con acqua..

Importante è una buona esposizione alla luce che se è carente va integrata con delle lampade artificiali.

L'illuminazione artificiale deve restare attiva per almeno sei - otto ore al giorno, mantenendo ritmi ben definiti, con l'utilizzo di interruttori automatici muniti di timer.


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Annaffiatura e fertilizzazione

Ogni giorno è necessario verificare se il Bonsai ha bisogno d'acqua, ricordando che la pianta va sempre annaffiata prima che la terra secchi completamente.

L'acqua usata va fatta riposare per almeno una notte per far depositare eventuali residui calcarei ed inoltre le piante non devono mai essere annaffiate con acqua troppo fredda.

Esistono in commercio fertilizzanti liquidi ed in polvere adatti ai Bonsai.

Prima di somministrare il concime scelto, il terreno deve essere annaffiato abbondantemente.

Gli alberelli vanno concimati con maggior frequenza nel periodo di crescita, il fertilizzante non va mai somministrato poco prima o poco dopo la fioritura, dopo il rinvaso e dopo il taglio delle radici.


Taglio dei rami, foglie e germogli

taglio poglie bonsaiPer potare la pianta servono un paio di cesoie per Bonsai ed un paio di cesoie per gemme.

Vanno tagliati i rami che crescono sulla parte inferiore della pianta e su davanti.

I rami devono crescere sempre ai lati e verso il retro, inoltre vanno eliminati tutti i rami che incrociano il tronco o che hanno una brutta forma.

Si deve fare in modo che le fronde siano disposte in modo di permettere alla luce di coprirle tutte in eguale misura.

Nei Bonsai d'appartamento si deve prestare un'attenzione particolare nel taglio dei germogli.

Vanno lasciati solo i germogli posti nei punti in cui si desidera far crescere dei nuovi rami.

Se i Bonsai sono di origine subtropicale la potatura può essere eseguita solo dalla primavera all'autunno, se la pianta è soggetta a fioritura l'operazione si deve eseguire dopo quest'ultima.

Le foglie più grosse vanno tagliate solo durante il periodo di crescita, facendo in modo che resti un pezzetto di picciolo.


Trapianto e rinvaso

bonsaiGli alberi più giovani a crescita rapida vanno trapiantati ogni anno, mentre i più anziani che hanno una crescita più lenta possono essere rinvasati ogni due o tre anni.

Il periodo più adatto per questa operazione è la primavera.

Il Bonsai va tolto dal vaso quando la terra è piuttosto asciutta, così si staccherà meglio dalle radici.

Dopo essere state ripulite, le radici si devono accorciare di circa un terzo, eliminando anche quelle morte.

La pianta va poi rimessa in un contenitore adatto i cui fori devono essere coperti con una reticella in plastica in modo che la terra non fuoriesca.

Sul fondo del vaso si dispone un po di terriccio per Bonsai, e si mette poi l'alberello facendo in modo che l'attaccatura delle radici resti sopra l'orlo del vaso.

Se è necessario, il Bonsai può essere fissato con un filo metallico fatto passare per i fori del drenaggio.

Si riempie quindi il vaso con il terriccio che deve venire ben pressato, infine si annaffia facendo attenzione a non scomporre il terreno.

La pianta rinvasata non deve essere concimata per almeno un mese e le annaffiature devono essere meno abbondanti del solito.


Parassiti e malattie

I Bonsai sono soggetti alle stesse malattie e parassiti che interessano gli alberi della stessa specie che crescono spontaneamente in natura.

Affinché l'alberello si mantenga in buona salute è necessaria una prevenzione delle malattie ricorrendo ai numerosi prodotti in commercio.

Al manifestarsi dei primi sintomi di indebolimento si deve verificare se esistono carenze o eccessi d'umidità e se temperatura, luce e nutrimento sono adeguati.



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