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E’ anche per tale ragione che per la creazione del bonsai melo solitamente non si inizia dal melo vero e proprio (l’albero da frutto comune) ma si parte da un melo selvatico di dimensioni limitate, che garantiscono che il bonsai produce frutti il cui diametro non superi pochi centimetri. Per quel che riguarda il clima, il bonsai melo preferisce soprattutto le aree temperate, e si trova a proprio agio con il sole, persino durante la stagione calda. Si riproduce per seme e per talea, e deve essere posizionato in un luogo sufficientemente illuminata dalla luce dei raggi del sole diretti, lontano da spifferi. Così come per qualsiasi pianta, la periodicità delle innaffiature per il bonsai melo cambia a seconda della zona climatica, della stagione, del drenaggio, delle dimensioni del vaso e del tipo di terriccio. In questo senso, è opportuno adottare molto buon senso, tenendo conto di una realtà troppo spesso sottovalutata, e cioè che nella maggior parte dei casi le piante non muoiono per carenza, ma per eccesso d’acqua. Il bonsai, insomma, deve essere innaffiato solo nel momento in cui il terreno si rivela totalmente asciutto: il che, per altro, nel corso della stagione estiva potrebbe voler dire anche tutti i giorni (avendo cura, comunque, di evitare le ore più soleggiate). Durante il periodo estivo, invece, è consigliabile innaffiare nelle ore serali, così che la pianta poi possa sfruttare la notte e il fresco per mantenere umido il terriccio per un periodo più lungo. A seconda della zona geografica, infine, nelle stagioni intermedie l’innaffiatura potrebbe essere necessaria non più di due volte a settimana, e addirittura una o due volte al mese in inverno. L’acqua deve essere somministrata semplicemente versandola lentamente sul substrato, prestando attenzione a non bagnare le foglie. L’operazione va reiterata a distanza di alcuni minuti, così che il terriccio possa trattenere quanta più acqua possibile.
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A proposito degli interventi di concimazione, il bonsai melo, così come tutte le altre varietà di bonsai da frutto, mal sopporta una concimazione effettuata durante la fioritura, prediligendola nel corso della fruttificazione. Tenendo conto della quantità di terra contenuta, risulta fondamentale integrare gli elementi nutritivi necessari alla pianta con i fertilizzanti. Le concimazioni devono essere cadenzate a intervalli di circa venti giorni l’una dall’altra nel corso del periodo di vegetazione complessivo, che va da marzo alla fine di settembre, con interruzioni unicamente nei periodi molto caldi e in occasione della fioritura. Per eseguire la concimazione in maniera corretta, è opportuno impiegare un concime liquido che deve essere diluito nell’acqua che servirà per l’irrigazione. Il terreno deve essere bagnato prima della fertilizzazione, allo scopo di evitare possibili danni alle radici.
Il bonsai melo, come ogni bonsai, necessita di interventi di potatura per crescere nel migliore dei modi. In corrispondenza della conclusione del periodo di riposo vegetativo, bisogna effettuare la potatura di formazione; in pratica, nel momento in cui il bonsai si sta predisponendo a una nuova vegetazione, vicino all’inizio della primavera. I tagli devono essere trattati con mastice cicatrizzante, per evitare attacchi e infezioni dovute a parassiti o animali. Chiaramente, gli attrezzi da impiegare devono essere compatibili con le dimensioni della pianta: l’importante, comunque, è che le lame risultino molto affilate. La potatura di formazione serve a dare al bonsai melo la forma che si desidera, mentre per quanto concerne gli interventi di mantenimento il loro scopo è quello di stabilire e fissare i risultati conseguiti nel corso del tempo. Infine, due parole sul rinvaso, che ha bisogna di un terriccio che sia in grado di favorire un buon drenaggio e la corretta ossigenazione delle radici: per questo è importante scegliere un vaso con dimensioni e forma adeguati.
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