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Per quanto riguarda i materiali che vengono utilizzati, possiamo distinguere questi ultimi in varie categorie, a seconda del fattore che viene preso in considerazione. I materiali di isolamento termico sono quelli che si oppongono al passaggio del calore e possono essere catalogati in base al tipo di materiale, alla natura del materiale o alla sua struttura.
In base al tipo di materiale, abbiamo la distinzione fra: materiale isolante minerale; materiale isolante vegetale, materiale isolante petrolchimico, materiale isolante di origine animale. In base alla natura stessa del materiale,abbiamo una distinzione fra: materiale isolante naturale; materiale isolante sintetico, materiale isolante organico, materiale isolante inorganico; In base alla struttura, abbiamo invece: material isolante fibroso, a cella aperta con un elevato numero di fibre di forma allungata, oltre alla presenza di canali di dimensioni ridotte che collegano verso l’ esterno; materiale isolante cellulare, caratterizzato invece da celle chiuse, ottenute tramite l’ espansione del materiale, che contiene un elevata quantità di aria ferma nelle cellule; materiale isolante poroso, che presenta molti vuoti ma anche molto piccoli. Esempi di materiali di origine minerale molto utilizzati per l’ isolamento termico delle pareti sono: l’ argilla espansa, la perlite espansa, la vermiculite espansa, il vetro cellulare, la lana di roccia e il calcio silicato; Per quanto riguarda i materiali isolanti di origine vegetale, abbiamo invece: fibra di cellulosa (ottenuta dalla carta di giornale riciclata), la fibra di legno, la fibra mineralizzata, la fibra di canapa, di lino, di cocco, di juta ela canna lacustre. Si ha poi il sughero, per quanto riguarda la struttura cellulare; I materiali isolanti termicamente di origine petrolchimica sono invece:il poliuretano, il polistirolo, il polistirolo espanso, il polistirolo estruso, il polistirene, mentre di origine animale abbiamo la lana di pecora. Set di 4 rotelle per la porta della doccia, 23 mm diametro, strumenti di ricambio per anta scorrevole, superiore e inferiore Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,88€ |
Isolamento termico delle pareti può essere realizzato in due modi:dall’ interno versol’ esterno o con una soluzione intermedia, quindi posizionando il materiale isolante a sandwich nella parete. C’è però un vincolo per quanto riguarda questo ultimo tipo di isolamento, dal momento che mentre i primi due modi di isolamento termico possono essere realizzati in qualsiasi momento, l’ isolamento a sandwich (ovvero l’ isolamento in intercapedine) è da prevedere e realizzare quando lo stabile è ancora in fase di costruzione.
Possibilmente, bisogna scegliere dei materiali isolanti naturali, come il legno, il sughero e la lana di line. Il tetto, attraverso il quale si disperde la maggior parte del calore, è quello che però offre minor difficoltà, dal momento che è semplice accedere al sottotetto. Se si intende realizzare l’ isolamento interno delle pareti, bisogna considerare che in questo modo gli ambienti si riscalderanno più facilmente, ma altrettanto facilmente si raffredderanno. Questo tipo di isolamento termico a parete è adatto, quindi, ad un utilizzo saltuarioe per periodi brevi, come le seconde case, i cui la velocità con cui si riscalda un ambiente forse è la cosa che più interessa. Il riscaldamento ad intercapedine, invece, è un tipo di riscaldamento che viene ritenuto migliore per le prime case, inserite in stabili serviti di impianto di riscaldamento centralizzato. Ovviamente, in base alla struttura che si possiede, si possono realizzare vari tipi di cappotto termico: ci sono quelli che interessano tutti gli stabili, o quelli che possono interessare anche un singolo appartamento, o anche una singola stanza o, addirittura, una singola parete. Ricordiamo che questo tipo di impianto non incide sulla trasmittenza termica, cioè sulla trasmissione di calore da e verso l’ esterno, ma sulla quantitò di calore accumulata dal’ involucro dell’ ambiente, che poi verrà restituita molto lentamente man mano che la temperatura di quest’ ultimo si abbassa. Lo spessore del materiale incide, però, anche sulla trasmittenza: con l’ aumentare dello spessore del materiale, infatti, diminuisce sempre di più il divario tra la temperatura dell’ ambiente e quella presente sulle pareti dell’ involucro.
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