Si adegua bene alle condizioni esterne grazie alla sua consistenza, decisamente dura, alla sua stabilità, ma soprattutto alla resistenza che riesce a opporre alle condizioni atmosferiche, come ad esempio all'umidità. Inoltre il teak risulta alquanto resistente agli acidi, grazie a una particolare resina, che lo rende inattaccabile anche dalle termiti, principale nemico dei parquet da esterno.
Qualora si decida di porre questo tipo di parquet all'interno delle mura domestiche si potrà giovare della sua gran capacità di contrasto all'usura. Infatti, col passare degli anni, questo è di certo il tipo di parquet che mostrerà meno i segni del tempo, come crepe e graffi.
Essendo il teak un legno naturale, è necessario ricordarsi d'operare un'approfondita e corretta pulizia, così da garantire la brillantezza del proprio parquet. Se non si opera in tal modo si rischia di perdere la vividezza del colore iniziale che, come in tutti i legni naturali, tende a scolorire col trascorrere degli anni.
Una normale pulizia va eseguita utilizzando un semplice panno soffice, meglio se è in pelle, in modo tale che non lasci sul parquet alcun peluco. Il panno dovrà essere imbevuto di sapone, meglio se neutro, e semplice acqua.
Una pulizia che va eseguita saltuariamente, circa una volta al mese in caso di grande usura, è quella che prevede l'uso di cera neutra, utile a proteggere il legno, formando uno strato che impedisce la penetrazione di macchie e olio, evitando inoltre le muffe.
Per salvaguardare il più a lungo possibile il colore originale del proprio legno esiste un particolare olio, il quale dev'essere cosparso di tanto in tanto sul legno, utilizzando un panno morbido, facendolo assorbire interamente dal legno.
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Quando si esegue la posa in opera di un parquet di teak all'esterno può capitare che questo si rovini in tempi più brevi del previsto, e di certo inferiori rispetto al parquet posto all'interno. Ecco alcuni consigli per ridonare la vecchia gloria al proprio legno:
1) Adoperando uno specifico solvente è possibile sgrassare tutti i listelli in teak del proprio parquet, eliminando inoltre quei fastidiosi e antiestetici residui derivanti dai prodotti di pulizia utilizzati periodicamente.
2) In seguito il pavimento dovrà essere ripulito del tutto, utilizzando un detergente neutro, rimuovendo ogni traccia di sporco ancora visibile con una semplice retina. Importante però che questa presenti una grana sottile.
3) Se il parquet mostra delle macchie più scure del solito si dovrà eliminarle del tutto con un particolare detergente per tannini. Si faccia attenzione affinché questo sia a base di acido citrico.
4) Il parquet infine andrà asciugato. In seguito poi si potrà passare l'olio protettivo. Ne esistono di specifici per il teak. L'olio però dovrà essere diluito con del solvente, con una proporzione pari al 60% di solvente e 40% d'olio.
Sono tre le tecniche con le quali si può posare il parquet in teak:
La tecnica flottante prevede che sulla base grezza venga sistemato uno strato isolante acustico, sul quale vanno poi installati i listoni con della colla vinicola.
La tecnica inchiodata prevede l'incastro dei listoni, che poi dovranno essere inchiodati alla pedana sottostante in legno.
La tecnica a colla è di certo la più usata, con i listelli che vengono incollati su una pavimentazione precedentemente installata.
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