Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra riflessione nell’ambito del montaggio parquet laminato, una disanima la nostra per altro anche abbastanza sintetica a causa delle sempre pressanti e tassative motivazioni di spaizo ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente esauriente ed esaustiva per tutti coloro che ci leggono. A questo punto ci sembra doveroso, prima ancora di analizzare le tecniche di montaggio parquet laminato, spendere due parole su cosa è giusto definire come parquet laminato in modo tale da sgombrare il campo da ogni tipo di equivoco di comprensione. E quindi ci sembra opportuno dare una definizione di parquet laminato.
Un primo mito da sfatare per quanto riguarda il montaggio parquet laminato e il parquet laminato in senso più ampio è quello che riguarda la sua plasticità: non si tratta di una pavimentazione molto plastica, anzi, e, anche per questo motivo è molto riconoscibile per la sua classica rumorosità. Almeno questo sulla carta, o meglio, nelle sue prime versioni dato che nel corso degli anni il montaggio parquet laminato è stato affinato, come del resto quasi tutto riguardi il mondo del parquet e della posa in opera delle differenti tipologie di pavimentazione in legno: oggi è usanza comune al momento della posa in opera associare allo strato classico di parquet laminato un supporto realizzato in pvc alto massimo 12 millimetri allo scopo di conferire al parquet laminato maggiore comfort e maggiore stabilità. Al momento della posa in opera, o meglio del montaggio parquet laminato in questo caso, saremo anche facilitati in quanto si tratta di una tipologia di pavimentazione abbastanza pesante: ed è proprio il suo peso a favorirci nel montaggio e nella presa rapida.
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