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Questo vuol dire parlare di tecnologia al giorno d’oggi, questo vuol dire parlare di smartphone, tablet, mini iPad al giorno d’oggi: abbiamo a che fare con prodotti che rappresentano senza ombra di dubbio qualcosa di eccezionale nella loro sfera di competenza. Se veramente si ha intenzione di avere internet sempre a portata di mano, se ci si vuole aggiornare con iPad, agende elettroniche e quant’altro, non c’è di meglio che scegliere un iPad. Il discorso è che bisogna prendere le giuste distanze da questi oggetti e non permettergli di impadronirsi di noi, certe schiavitù vanno tenute alla larga, ne va della qualità della vita. Fino a questo punto abbiamo parlato di tecnologia come di un complemento alla nostra vita, ma nelle righe seguenti lo faremo in relazione alla sua capacità di investire i campi più svariati, quelli che possono arrecare un danno alla nostra vita come quelli che possono migliorarla. E non migliorare solamente quella del singolo individuo, ma anche quella dell’individualità. Perché mentre un gruppo di azienda lavorano alacremente per portare alla luce apparecchi elettronici sempre più belli, sempre più avanzati e sempre più completi, altri gruppi di aziende studiano la tecnologia e il suo sviluppo in modo da rispettare l’ambiente sempre di più. Qui capiamo perché parlare di tecnologia non è affatto qualcosa di negativo, e capiamo perché questo settore può apportare grandissimi benefici alla vita umana. Ci sono centinaia e centinaia di prodotti che testimoniano le potenzialità della tecnologia applicata al risparmio energetico, e nelle righe seguenti ne prenderemo in esame uno che trova un impiego sempre più largo e nei campi più disparati: il rotore. Quando si parla di risparmio energetico, ai giorni nostri, è praticamente impossibile ignorare le potenzialità del rotore e la facilità con cui questo prodotto attira le attenzioni di adulti, bambini e giovani. Perché un rotore può essere utilizzato in tantissimi campi: dalla meccanica all’ingegneria dei giocattoli, all’idraulica, all’elettrotecnica come all’elettronica, insomma abbiamo a che fare con un vero e proprio jolly, senza mezzi termini. Ai più, il nome del “rotore” può far venire in mente qualcosa di sbagliato, oppure può far venire in mente praticamente nulla, e quindi nei paragrafi che seguono chiariremo tutto sull’identità di questo oggetto tanto semplice tanto comune. Con cosa abbiamo a che fare quando poniamo sotto la lente d’ingrandimento il rotore?
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Il primo campo che prenderemo in esame è quello che vede rotori protagonisti indiscussi, e l’utilizzo di questi oggetti estremamente frequente: da un punto di vista etimologico, il rotore è la parte rotante intorno al proprio asse, se esiste, di un macchinario che abbiamo come obiettivo primario la generazione e la trasmissione di potenza. Rotore vuol dire prima di tutto energia e potenza: è per questo che ci teniamo così tanto a prendere in esame questo oggetto e sottolinearne l’importanza. Rotore vuol dire convogliare potenza, vuol dire portare energia laddove ce n’è bisogno. Per quanto concerne la struttura fondamentale del rotore, essa è piuttosto complessa, ma tuttavia agevole da decomporre e analizzare nel dettaglio. La parte più importante di un rotore è senza ombra di dubbio il nucleo rotante, ovvero sia la parte fisica incaricata di ruotare in modo tale da generare o trasmettere energia. Tuttavia, la cosa migliore da fare in questa sede, onde facilitare una più rapida comprensione dell’argomento che stiamo trattando, è realizzare degli esempi. A chi non è mai capitato di trovarsi di fronte un aereo di vecchia produzione, di quelli antichi da turismo, magari con cabina di pilotaggio scoperta? A nessuno, evidentemente: almeno in televisione vi sarà sicuramente successo. Ebbene, avete mai fatto caso all’elica di legno che rappresenta il punto più anteriore del velivolo? Quell’elica va definita in realtà rotore, è un rotore a tutti gli effetti e senza ombra di dubbio. Le pale di quell’aereo sono il nucleo rotante di un rotore, e la sua parte più importante. Ecco, dall’energia sprigionata da quelle pale, il velivolo trae la spinta e l’energia per spiccare il volo e per mantenersi ad alta quota. Come avviene spessissimo in ambito meccanico, un oggetto è forte e rimane tale sempre di più grazie alla presenza di un altro oggetto che compie il movimento opposto. Questo vale anche e a maggior ragione anche per il rotore. Abbiamo già visto, fino a questo punto, come la parola d’ordine di questo oggetto sia “movimento” : un rotore vuol dire precisamente questo, capacità di movimento e possibilità di convogliare forza ed energia anche all’esterno. Ma se questo è possibile, è grazie alla presenza di un organo che compie l’azione contrapposta. Dal rotore andiamo allo “statore”, che come si evince dalla parola, è legato alla stasi. In pratica, se il rotore è la parte del macchinario che si stacca dal terreno, lo statore è la parte che mantiene il contatto con il terreno o con il punto di riferimento fisso.
A questo punto della nostra breve rassegna, la domanda che il lettore medio si starà ponendo è legata a doppio filo agli impieghi possibili e ai campi in cui questo oggetto è maggiormente ricorrente. Dunque, quali sono gli impieghi maggiori di questo semplice quanto comune oggetto? Abbiamo già visto come in meccanica, in elettronica e in elettrotecnica, i rotori vadano per la maggiore, ma precisamente in quali categorie li possiamo trovare? Nella stragrande maggioranza dei motori, che siano di motocicli, autovetture, navi o velivoli, è presente almeno un rotore, in quanto oggetto capace di generare energia dal nulla e trasmettere quest’ultima a tutti gli organi che ne hanno bisogno. Tuttavia, se dovessimo evidenziare in questa sede i motori che si prestano più facilmente in assoluto ad ospitare uno o più rotori, potremmo prendere in esame sicuramente i motori elettrici, in quanto prevedono in maniera pressoché fissa l’accoppiamento rotore-statore. Questo avviene più raramente nel caso dei motori di autovetture e di navi. Come ogni prodotto tecnologico, ma non solo, in quanto oggetto utilizzato nella vita quotidiana, il rotore presenta dei pro e dei contro. Se i vantaggi sono relativi alla possibilità di ottenere energia pulita senza sforzi particolari e grazie ad un sistema di funzionamento affidabile, gli svantaggi hanno tutti a che vedere con la necessità di controllare periodicamente gli ingranaggi e i meccanismi che assicurano il funzionamento del prodotto. Perché, ad esempio, le pale siano sempre inclinate nel modo giusto e funzionino in maniera regolare, è fondamentale che tutto sia al proprio posto. Siamo arrivati alla chiusura di questo nostro approfondimento, e la conclusione non possiamo che regalarla ai bambini, che allietano i nostri giorni e ci aiutano a vivere meglio. Rotore-bambini? Un binomio che trova in un giocattolo di vecchio stile ma di fascino eterno la propria connotazione perfetta: il biplano in legno con rotore ad energia solare rappresenta un pezzo di storia che non è mai tramontato. Rappresenta un prodotto capace di fare la gioia di piccoli e giovani, adulti e vecchi, grazie a caratteristiche tutte da scoprire. Niente di questo oggetto ricorda l’inquinamento e può essere legato a qualcosa che non sia ecologia, in quanto è composto tutto in legno e non emette gas serra. Biplano con rotore ad energia solare vuol dire, semplicemente, divertimento garantito nel rispetto dell’ambiente.
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