A questo punto il nostro obiettivo è cercare di evidenziare le caratteristiche principali dei radiatori in ghisa per valutarne pregi e difetti, che diventano pro e contro al momento dell’acquisto. Si tratta, a conti fatti, di pochi elementi da tener presente per non incappare in cattive sorprese al momento dell’acquisto. Una delle linee guida che ci può aiutare nella scelta tra radiatori in ghisa o in alluminio al momento dell’acquisto e che, in molti casi, da sola, è l’unica linea guida cui occorre far riferimento, è quella del prezzo. E’ ovvio che i radiatori in ghisa non hanno un prezzo di mercato unitario e che ogni marca ed ogni azienda ha un proprio e differente listino ma ciò non ci impedisce di affermare che, in linea generale, i radiatori in ghisa sono il prodotto più economico rispetto agli altri tipi di radiatori. Vero è che anche i radiatori in alluminio hanno visto una flessione generalizzata dei loro prezzi negli ultimi anni, ma si tratta comunque di un prodotto più caro rispetto ai radiatori in ghisa. I vecchi cari radiatori in ghisa che sono dunque più economici rispetto ai radiatori in alluminio e quasi regalati se confrontati con il prezzo medio cui vengono proposti oggigiorno sul mercato i più moderni impianti di riscaldamento che funzionano con i radiatori in acciaio. Dunque, ricapitolando, il primo elemento nella nostra guida all’acquisto è l’aspetto economico. E poi, andando avanti nel nostro discorso in merito alle caratteristiche principali dei radiatori in ghisa, possiamo soffermarci sulle loro peculiarità di esercizio. Spesso sentiamo parlare nell’ambito delle valutazioni sull’efficienza di un impianto di riscaldamento del concetto di inerzia termica, vale a dire, di quanto i radiatori in esame impiegano a riscaldarsi e, dunque, per forza di cose, di quanto tempo ci mettiamo noi a riscaldare la nostra casa. Ebbene, dal punto di vista dell’inerzia termica, al momento di comprare dei radiatori in ghisa dobbiamo fare due conti: da un lato non si può nascondere che i radiatori in ghisa siano più lenti, e non di poco, dei radiatori in alluminio a raggiungere la temperatura richiesta e che quindi impiegheranno più tempo a riscaldare casa. Ma tale lentezza nell’arrivare a temperatura, la dimostrano anche al momento dello spegnimento: tutto ciò significa che, una volta spenti, i radiatori in ghisa rimangono molto caldi molto più a lungo dei loro omologhi in alluminio e, per ovvie ragioni, anche la nostra abitazione rimarrà più calda più a lungo.
I lati positivi che abbiano finora sottolineato nei radiatori in ghisa non devono però nascondere che si tratta di un prodotto comunque più arretrato rispetto ai radiatori sia in alluminio che in acciaio. Del resto il nostro obiettivo è cercare di dissipare i dubbi al momento dell’acquisto per provare a tornare a casa soddisfatti del proprio nuovo impianto di riscaldamento. Questa sorta di arretratezza in merito ai radiatori in ghisa va dunque spiegata: a conti fatti facciamo riferimento alle cure e alla manutenzione che bisogna fornire ai radiatori in ghisa. In primo luogo dobbiamo sempre tener a mente la composizione dell’arredo in prossimità dei nostri radiatori in ghisa: la regola di base consiste nel non avere nulla molto vicino ai nostri radiatori in ghisa. E quando diciamo nulla, facciamo riferimento a mobili, tavolini, divani, ma anche ai tendaggi di casa nostra. A tal proposito dobbiamo però anche spezzare una lancia a favore dei radiatori in ghisa: è vero che dobbiamo tenere gli arredi e le tende lontani dagli elementi, ma è altrettanto vero che in qualsiasi momento il nostro installatore può ridurre i radiatori in ghisa sfruttando la loro composizione modulare. Quindi, nel caso di una stanza troppo affollata, la soluzione più conveniente è quella di far ridurre il proprio radiatore in ghisa in modo da evitare veri e propri traslochi di mobili e tavolini.
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