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Antecedentemente al 1 marzo 2013, in Lombardia il certificatore doveva fornire al proprietario dell'immobile una o piś copie della certificazione energetica, timbrate e firmate da lui. Questi documenti, in forma cartacea ed esclusivamente forniti dal certificatore, erano sufficienti e utili ad alcune pratiche quali locazioni, atti di trasferimento a titolo oneroso, ristrutturazioni, ecc...
Successivamente al 1 marzo 2013, il certificatore č tenuto a consegnare al proprietario del'immobile, non solo la certificazione in forma cartacea ma anche il file con estensione .p7m con firma digitale. In questo modo per il proprietario sarį possibile visionare lo stesso file sul proprio computer, grazie ad alcuni programmi appositi, scaricabili da internet gratuitamente.Ma anche il proprietario di immobile ha diversi obblighi se vuole evitarsi multe salate. In Lombardia, come anche nel resto d'Italia, la questione delle certificazioni energetiche non va infatti sottovalutata. Il locatore ad esempio, sarą obbligato ad affittare il suo immobile con tanto di attestato, al contrario sarą passibile di sanzione che va dai 2500 ai 10.000 euro. La situazione č anche peggiore per il committente che cederą un immobile a titolo oneroso senza attestato di certificazione energetica: le multe previste in questi casi oscillano tra i 5.000 e i 20.000 euro.Con l'introduzione della firma digitale, i Comuni e i notai ora possono accedere direttamente al catasto energetico per ottenere le certificazioni energetiche di cui hanno bisogno per il loro lavoro. Rispetto a prima dunque, anche Comuni e notai - e non piś solo i certificatori - potranno produrre copie, anche cartacee, di queste certificazioni, estraendole tra i files ai quali possono accedere. Per il proprietario dell'immobile dunque, il reperimento di una copia della certificazione energetica non sarį piś un procedimento a senso unico. Qualora il certificatore che puó procurargliela non fosse reperibile, sarį possibile per lui ottenerla rivolgendosi in Comune o da un notaio accreditato. Nessuna novitį invece per ció che riguarda il nome. In Lombardia, l'attestato di certificazione energetica continuerį infatti a chiamarsi ACE, nonostante il decreto legge 63 del 4 giugno 2013, abbia introdotto al suo posto, in molte regioni italiane, l'APE, ossia l'attestato di prestazione energetica. In Lombardia questo decreto non č entrato in vigore cosķ come in tutte le regioni che hanno giį legiferato in materia. L'APE si distingue dall'ACE per i suoi contenuti piś completi e per l'informazione piś ampia: in pratica descrive la prestazione energetica dell'immobile.
Dato che esistono varie situazioni che necessitano di attestato di certificazione energetica, sul sito del Cened - l'ente che si occupa di gestire il settore delle certificazioni energetiche nella regione Lombardia - sono riportati alcuni punti essenziali. Con l'introduzione della firma digitale infatti, anche la modalitą di utilizzo di queste certificazioni č cambiata ma il sistema per non perdersi nei meandri della burocrazia e delle normative, esiste. E ancora una volta č internet a fornire un valido aiuto. Quello che si puó trovare sul sito del Cened č essenzialmente uno schema che riassume in quale caso č possibile utilizzare il formato cartaceo e in quale altro quello digitale. Quando si ha a che fare con una locazione ad esempio, il proprietario dell'immobile potrį consegnare all'affittuario un formato cartaceo oppure digitale della certificazione fornita dal certificatore. Ma potrį anche fornirgliela se prodotta dal Comune o da un notaio, peró solamente in versione cartacea. Sono infatti molto differenti le opzioni per ogni situazione e commettere errori č abbastanza usuale. Il Cened aiuta ad orientarsi fra tutti i cambiamenti avvenuti da marzo ad oggi.
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