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Per far progredire questa pianta non bisogna dedicarle molte attenzioni: si tratta di una pianta resistente e di crescita rapida. Essendo una comune pianta grassa, essa convive perfettamente in un clima mite, ma non sopporta il freddo, quindi le è micidiale un clima che scende anche al di sotto dello zero. La finestraria, però, è una pianta di dimensioni molto contenute, quindi in genere è coltivata in casa, dove queste escursioni termiche e queste temperature così estreme non si verificano, anche se, in presenza di climi favorevoli, vive benissimo anche all’ esterno, senza che la si sposti ai cambi di stagione, soprattutto in presenza di un clima mite e costiero,anche se per brevi periodi la temperatura dovesse rasentare lo zero.
La temperatura ideale per la fenestraria dovrebbe oscillare intorno ai 10 e i 15 gradi centigradi, ma entrambe possono restare all’ esterno. In presenza di situazioni più avverse, le Fenestrarie, coltivate all’ esterno, vanno ritirate in serra o comunque in ambienti riparati. Alla Fenestraria, che in natura vive seminterrata in substrati sabbiosi, bisogna assicurare però una buona illuminazione e una posizione soleggiata , mentre il substrato dovrà essere costituito da terriccio per piante grasse, ben drenato e leggero, e sicuramente sabbioso. Per creare questo terriccio a partire dal terriccio universale basterà aggiungere una dose di sabbia nella percentuale del 30-40%. SONGMICS Cancello da Giardino Cancelletto Recinto con Serratura Pedonale Barriera Modulabile per Cortile GGD150G Prezzo: in offerta su Amazon a: 99,99€ |
La Fenestraria è una pianta che va annaffiata con moderazione, soprattutto considerando l’ habitat desertico da cui proviene, in cui l’ acqua in genere scarseggia. Bisogna considerare anche che essendo una pianta grassa, essa teme l’ eccesso idrico perché sicuramente non vi è abituata, quindi le annaffiature devono essere davvero ben moderate, non tanto per quanto riguarda la quantità di acqua fornita alla pianta, che comunque va ben ponderata, ma soprattutto per quanto riguarda la frequena delle annaffiature, che sicuramente non sarà la stessa che si destina ad un tipo di pianta abituata a climi rigidi. Anche per quanto riguarda il “come” si annaffia questo tipo di pianta, bisogna considerare che l’ annaffiatura deve interessare tutto il substrato e non solo una parte e preferibilmente soltanto l’ apparato radicale e il terriccio. Inoltre, è bene operare soltnato quando il terriccio è perfettamente asciutto per evitare dannosissimi ristagni idrici: nel caso ci sia soltanto il dubbio chel’ operazione non sia necessario, è meglio evitarla: la pianta sopporta meglio la siccità che la presenza di troppa acqua. L’ operazione è affidata al buon senso e deve tener conto della stagione in particolare, della temperatura e della grandezza del vaso, e anche del tipo di substrato di cui la pianta è fornita. Sono da evitare gli interventi di annaffiatura durante le ore torride delle giornate estive, regola che comunque ricordiamo di attuare per tutti i tipi di pianta, mentre per quanto riguarda i mesi invernali è possibile sospendere totalmente le operazioni di annaffiature, per riprenderli durante la stagione primaverile poco a poco. In linea di massima, quindi la fenestraria va annaffiata una o due volta al mese durante la stagione primaverile ed autunnale, e due o quattro volte al mese durante l’ estate.
Per quanto riguarda le concimazioni, la finestraria è una pianta che non assorbe molto velocemente i Sali minerali, per cui gli eventuali interventi, che devono essere a base di fosforo e potassio e utilizzando un concime per piante grasse da diluire nell’ acqua destinata all’ irrigazione, dovranno avvenire soltanto durante la stagione primaverile. Meglio evitare l’ uso di azoro, che accellera la crescita delle succulente ma ne indebolisce la struttura. Per quanto riguarda la potatura della pianta grassa, la potatura della Fenestraria deve essere interessata a eliminare esclusivamente eventuali parti spezzate o infette.
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