Per scegliere la vernice impermeabilizzante giusta negli ambienti interni bisogna verificare le caratteristiche delle pareti e dal livello di umidità: ad esempio se vi sono ponti termici, si consiglia di non dipingere tutte le pareti, ma di rivestire usando il più possibile un rivestimento ceramico. A questo punto si rifinisce il tutto con vernice dalla natura idrorepellente per evitare che si formino muffe sui muri. In secondo luogo bisogna tener conto della quantità da usare: in genere, si applicano due mani di colori e serve un litro di vernice per dipingere 5 metri quadrati di parete. In ogni caso è necessario diluire la pittura idrorepellente nelle proporzioni indicate nell'etichetta. Dopo aver scrostato la parete ed essersi assicurati che la superficie sia uniforme, si stende la prima mano di vernice impermeabilizzante e, dopo circa 5 ore, la seconda. Quindi si lasciano passare 24 ore.
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La vernice impermeabilizzante consente di avere numerosi vantaggi proprio grazie alle sue caratteristiche: al tempo stesso risulta molto versatile perché si può applicare sia sugli intonaci che sui fondi a base di pittura cementizia, al quarzo oppure sui muri già verniciati. In più si può scegliere la pittura in tante varianti di colore, così che il risultato risponda alla perfezione alle proprie esigenze e ai propri gusti. In questo modo il contesto risulta molto piacevole. Infine è possibile applicare la vernice impermeabilizzante per realizzare una copertura protettiva su superfici e oggetti vari, come il legno, i serramenti e gli arredi per esterni. Di conseguenza questo prodotto viene usato molto spesso per il fai da te così da stendere una mano di protezione su fioriere, sedie e tavoli. Innanzitutto si applica una mano di primer e successivamente si stende uniformemente la vernice.
La vernice impermeabilizzante deve essere applicata sul legno asciutto nella maniera più uniforme possibile; è anche possibile stendere successivamente due mani decorative per avere un risultato più attraente dal punto di vista estetico. La tenuta dipende nella maggior parte dei casi dall'essenza impiegata: infatti i risultati migliori si ottengono con i legni dolci e con quelli duri. Nel primo caso gli anelli di crescita estiva sono di piccole dimensioni, mentre nel secondo i pori sono ridotti. Al tempo stesso bisogna considerare la qualità del legno, in quanto la pittura va stesa in maniera omogenea: infatti la superficie non deve avere tanti nodi oppure una venatura irregolare. Infine si deve valutare il contenuto di umidità e l'eventuale presenza di resina. Le essenze più adatte sono il cipresso, l'abete bianco, il cedro, il pino e il noce.
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