Anche gli antichi romani conoscevano l'alluminio. O meglio, conoscevano l'allume, ricavato da un solfato di alluminio che si trova facilmente in natura.
I nostri antenati utilizzavano l'allume per uno scopo molto diverso dal nostro: ottimo fissante per colori, veniva utilizzato per tingere i tessuti e per le stampe su pergamena.L'allume veniva utilizzato anche come medicinale, per via delle sue proprietà emostatiche. Polveri e solfati di alluminio vengono utilizzati tutt'oggi per la cura delle emorragie.L'alluminio iniziò a venir utilizzato nell'industria dal 1886, anno in cui Hall-Héroult inventò un processo per estrarre in maniera economica questo metallo dai minerali (principalmente la bauxite). Con l'inizio della rivoluzione industriale, l'alluminio divenne uno dei materiali più utilizzati nelle catene di montaggio, e iniziò a diffondersi nelle case di tutto il mondo.Abbiamo capito che l'alluminio è ovunque nelle nostre case, ma come prendersene cura?
Anche se non si ossida, con tempo l'alluminio tende a diventare scuro e opaco. Per una buona lucidatura, abbiamo bisogno di carta abrasiva di varie granature (240/400/600 è una buona scelta) e di un poco d'olio. Nel caso di oggetti molto grandi, è bene anche munirsi di un trapano e degli appositi dischi abrasivi da mettere sulla punta.Per prima cosa dobbiamo capire se l'alluminio è stato anodizzato, per renderlo più resistente ai graffi.Passate una carta vetrata molto fina (600/800) sul pezzo: se sul punto grattato si forma un vago alone significa che è anodizzato, e che questo strato protettivo va tolto. Se non c'è nessun alone significa che l'alluminio è puro, e potete passare direttamente alla fase di lucidatura.Potete togliere l'anodizzazione per via manuale, con la carta abrasiva, o affidarvi alla soda caustica.Attenzione! La soda caustica è un acido molto potente, pericoloso da maneggiare, e che può rilasciare vapori dannosi. Se non siete veramente esperti, lasciare perdere e preparatevi a grattare manualmente i vostri pezzi d'alluminio.Il pezzo d'alluminio va grattato delicatamente con la carta abrasiva, prestando attenzione a non lasciare "scalette". Cercate di grattare con movimenti circolari per ottenere una superficie priva di imperfezioni e rigature. Questo è un momento ottimale per limare anche eventuali difetti di fabbrica, come protuberanze e macchioline. Se le sporgenze sono troppo per la carta abrasiva, provate a utilizzare una lima.
Dopo una prima "grattata", il risultato va rifinito utilizzando carta abrasiva sempre più fina.Come tocco finale, versate una goccia d'olio sull'oggetto da rifinire prima di un'ultima passata con la carta abrasiva più fina che avete. Qualsiasi tipo di olio andrà bene, l'importante è strofinare con delicatezza finché l'oggetto non diverrà brillante.Ultimo tocco: una crema lucidante (polish cream). Stendetela sul pezzo con movimenti circolari, finché non ne esce una patina nera e color cenere. Lasciatela asciugare per un minuto, e poi ripulite il tutto con uno straccio pulito e movimenti circolari.Se lavorerete con attenzione, il vostro alluminio brillerà come quando l'avete appena comprato. Buon lavoro!
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