Filettatura

Cos'è:

Il termine filettatura è utilizzato con accezioni diverse ma comunque collegate fra loro: si tratta, infatti, del tipo di costruzione meccanica atta a creare un accoppiamento elicoidale tra due elementi, o anche un’ operazione che esporta alla creazione dell’ accoppiamento.

La struttura che si ottiene dopo la filettatura è chiamata filetto. Normalmente, il filetto è caratterizzato dalla presenza di un solco dall’ andamento elicoidale, inciso su di una superficie cilindrica. Effettuando una sezione longitudinale, il suo profilo presenta un andamento approssimativamente triangolare, con un’ alternanza di apici esterni e apici interni.

Quando la filettatura è realizzata su di una superficie esterna di un pezzo, questa viene chiamata vite, mentre quando è realizzata su di una superficie interna è chiamata madrevite.

Queste due parti, vite e madrevite, vengono avvitate fra loro tramite la rotazione di un elemento rispetto all’ altro complementare, purchè entrambi abbiano lo stesso tipo di filettatura. In alcuni casi, una delle due parti non è filettata, ma subisce la filettatura quando il primo elemento viene avvitato forzatamente al suo interno. In questo caso, si parla di fissaggio con “viti autofilettanti” o di filettatura di un foro con un maschio.

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Tipi di filettatura:

La filettatura può essere realizzata in vari modi: si parla di filettatura esterna quando essa è realizzata all’ esterno di un cilindro o di un’ asta, mentre è considerata interna quando viene realizzata all’ interno di un foro, come nei dadi. Ovviamente, poi, a seconda della filettatura che si esegue, cioè a seconda che sia esterna o interna, vengono utilizzati strumenti diversi: quelli utilizzati per realizzare la filettatura esterna sono detti filiere, mentre quelli utilizzati per le filettature interne sono detti “maschi”.

Per la filettatura esterna, inoltre, la filiera viene posta all’ estremità del tondino da filettare e viene fatta girare,grazie alla portafiliera.

Oltre che esterna ed interna, la filettatura può anche essere destrorsa o sinistrorsa, a seconda che si tratti di elementi da avvitare in senso orario o in senso antiorario, mentre la distanza tra le creste del filetto si dice passo.

infine, le filettature unificate possono essere distinte in due gruppi principali: la filettatura a profilo triangolare e la filettatura a profilo non triangolare. A loro volta queste filettature possono essere distinte in :

1. Filettature metriche, in cui tutti gli elementi della filettatura sono misurati in millimetri;

2. Le filettature non metriche: in cui tutti gli elementi, o anche alcuni, sono espressi in unità di misura diverse dal millimetro o in modo convenzionale;

3. Per viti da legno: filettature molto simili a quelle triangolari.

Le seconde si dividono, invece, in:

1. Filettatura trapezia: ovvero tipologie di filettature che hanno per profilo un trapezio isoscele simmetrico. Sono le sostitute delle vecchie filettature a profilo quadrato o rettangolare. Sono caratterizzate da una notevole robustezza e una maggiore facilità di imbocco;

2. A dente di sega: si tratta di filettature asimmetriche, usate come viti di manovra, quando devono servire per sopportare grandi sforzi in direzioni e senso costante. Vengono distinte a loro volta in : adente di sega normale, e a denta di sega fine. Si ha un notevole giuoco assiale tra vite e madrevite.

Particolare poi è la filettatura metrica ISO, ovvero quella standard riconosciuta dall’ Organizzazione Internazionale per la normazione. Le viti che ricevono questa filettatura sono identificate da una M seguita dal diametro nominale espresso in mm.

Le filettature si convengono sempre con spirale destra raramente può essere realizzata con spirale sinistra.

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    Filettatura: Come filettare:

    Ma qual è il procedimento da seguire quando si vuole creare un filetto?Ecco delle semplici linee guida da seguire passo dopo passo.

    1. Iniziamo dicendo che durante l’ operazione tutte le parti che entreranno a contatto, quindi la nuova filettatura e i denti della filiera, devono essere opportunamente lubrificati con olio da taglio.

    2. La prima cosa da fare, quandi si vuole effettuare la filetatura, è bloccare il tondino da filettare con una morsa, dall’ estremità opposta a quella da filettare, e si inizia a girare la filiera procedendo consecutivamente con due giri a destra e due giri a sinistra, fino a completare la filettatura per tutta la lunghezza stabilita.

    3. La filettatura, o, se si parla di filettare all’ interno di un foro, la maschiatura, può essere eseguita manualmente, utilizzando quidi un porta maschi, oppure attraverso l’ utilizzo di un trapano alimentato elettricamente. In entrambi i casi si utilizzano tre maschi uno dopo l’ altro, il primo serve a sgrossare, il secondo intermedio e il terzo serve per la finitura, senza dimenticarsi mai di riscaldare le zone calde.



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