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Se si ha un altro pantalone come modello, piegare entrambi in modo da avere il cavallo sporgente, poiché la lunghezza da considerare è quella dal cavallo alla parte finale e non quella dalla vita in giù.
Questo perché i pantaloni possono essere a vita bassa, media o alta e il particolare non deve influire sulla lunghezza della gamba. Una volta piegati i due pantaloni in modo che sia sporgente il cavallo, stendere quello da accorciare su un tavolo (ma se non si dispone di un tavolo abbastanza grande, si può stenderlo sul letto) e poggiare sopra il modello, facendo bene attenzione che i cavalli coincidano perfettamente e che le lunghezze siano ben distese e senza pieghe. Segnare con un gessetto o con gli spilli l'esatta misura della lunghezza giusta e riportare il segno anche sulla gamba sottostante. Fatto questo, il pantalone di campione non serve più. Normalmente, se si ha abbastanza stoffa a disposizione, si considerano circa 3- 4 cm di stoffa da ripiegare all'interno. Altrimenti, se non c'è stoffa, basta che ci sia almeno un centimetro, come minimo. Bisogna riportare questi cm in aggiunta alla lunghezza precisa che dovrà avere il pantalone su tutta la circonferenza della gamba e poi sull'altra gamba.A questo punto tagliare la stoffa in eccesso, cercando di essere precisi e aiutandosi, se ne riscontra la necessità, appuntando le due parti della stoffa di ciascuna gamba con degli spilli. LIHAO Bottoni a Pressione a Griffe Diametro 9.5 mm di Rame, Pinze Incluse Prezzo: in offerta su Amazon a: 15,99€ |
Se si dispone di una macchina per cucire, e soprattutto se la stoffa del pantalone tende a sfilacciarsi, fare uno zig zag intorno agli orli delle due gambe, che sia sottile (scarpetta della macchina senza righino) e, naturalmente, usando del filo che sia del colore della stoffa.
Se non si ha la macchina per cucire, rimediare con dei punti con ago e filo o con un forbicione che tagli a zig zag. Se la stoffa non tende a sfilarsi, questo passaggio può essere saltato.A volte la base del pantalone può essere leggermente più stretta della parte immediatamente superiore. In questo caso è necessario scucire per un cm le cuciture laterali alla base della gamba, per recuperare la larghezza che manca ed evitare che la cucitura del risvolto crei delle pieghe. Questo è un dettaglio molto importante per la buona riuscita del risultato finale.A questo punto, bisogna imbastire la piega.Sarà opportuno che il pantalone risulti leggermente più corto davanti rispetto al dietro, in modo che poggi meglio sulle scarpe e scenda dietro, sul tacco.Piegarlo quindi con la gamba a metà, l'una sull'altra, e risvoltare la parte di stoffa che dovrà stare all'interno, in modo da portare la lunghezza su come si era segnato in precedenza. Togliere circa un cm alla lunghezza del davanti, facendo in modo che la differenza si distenda bene sulla circonferenza della gamba e la piega appaia perfettamente distesa e lineare. Appuntare prima con gli spilli e poi imbastire, mantenendo la distensione della stoffa.Una volta imbastita la piega, ben distesa e sistemata, partendo dalla cucitura interna della gamba, dove si è recuperato la larghezza mancante, cominciare a cucire con la cucitura cosiddetta "piede di mosca", che consiste nel fare un punto sulla stoffa risvoltata e poi uno, molto leggero e prendendo giusto un filo della stoffa del pantalone, in modo che non si veda al dritto, procedendo dal basso verso l'alto. Non usare un filo troppo lungo che rischia di aggrovigliarsi e procedere con attenzione, controllando il lavoro in modo da rimediare subito ad eventuali tensioni diverse dei due strati.
La moda è una forma d’arte, è l’immagine estetica di sé, è quello che indossiamo e quello che vogliamo trasmettere agli altri. Essere “alla moda” però, richiede uno sforzo continuo di adattamento perché essendo passeggera, le tendenze cambiano in fretta ed occorre stare al passo! E quest’anno, sulle passerelle dei maggiori stilisti e in seguito anche sui marciapiedi delle nostre città, il pantalone è col risvolto! Risulta più corto della lunghezza effettiva della gamba ed è arrotolato sul fondo. Chi non se ne intende di moda o semplicemente non è interessato a seguirla, se ne prende gioco affermando che chi li indossa ha “l’acqua in casa”. Nonostante ciò, l’epidemia dei pantaloni col risvolto si è diffusa a macchia d’olio e l’orlo viene eseguito non più all’interno in modo tale da non essere visto, ma all’esterno in modo tale che la colorazione differente dell’interno del pantalone si veda e faccia contrasto con la tonalità del pantalone o del jeans indossato. L’orlo in questi casi non viene eseguito con ago, filo o con la macchina da cucire: la tecnica infatti è molto più semplice. Partendo dal basso dei pantaloni viene eseguito un piccolo risvolto e in seguito uno o due più grandi in modo tale da sovrapporre il tessuto su se stesso fino a raggiungere l’altezza desiderata.
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