Quando si rende necessario provvedere al traino auto? Semplice: in tutte quelle situazioni dove il motore della vettura stenta a mettersi in moto o è impossibilitato a farlo, e in tutti quei momenti in cui diventa provvidenziale un soccorso esterno. Il carro attrezzi si fa pagare profumatamente per portare la macchina alla destinazione desiderata, o direttamente presso l’officina di riparazione di riferimento. La seconda opzione prevede una telefonata a un amico, un familiare, una persona affidabile, capace di trainare la macchina in avaria. Gratuitamente, s’intende. La domanda che a questo punto molti si staranno ponendo è relativa alla fattibilità del traino auto. Si tratta di una pratica legale o illegale? A molti, infatti, può sembrare qualcosa di proibito dalla legge, ma non lo è. Il codice della strada ammette il traino auto tra le pratiche possibili in caso di avaria dell’automobile, ma al contempo stabilisce delle condizioni precise in cui la manovra può avvenire. Ci si chiede, tanto per cominciare, se il traino auto è consentito su tutte le strade, e la risposta è negativa. Il traino auto è vietato dal codice sulle autostrade e sulle strade extraurbane principale. Il che vuol dire che si può praticare su tutte le altre strade, comprese quelle dei centri storici, purché si provveda alle dovute precauzioni.
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Per gli appassionati delle norme che volessero approfondire le condizioni e la possibilità di effettuare il traino auto, l’articolo di riferimento è il 165 del Codice della strada, che analizza nel dettaglio tutte le situazioni in cui è possibile trainare un’automobile in panne. La prima regola su cui si fonda il ragionamento è l’utilizzo di un collegamento solido tra le due vetture: non c’è un riferimento preciso al materiale o al tipo di collegamento da utilizzare, pertanto ci si può servire di un cavo come di una fune o di una catena; finanche si può usare una barra rigida. In secondo luogo, è di fondamentale importanza, oltre che previsto dalla legge, che il traino sia opportunamente segnalato e visibile dagli altri conducenti in transito. In pratica, il veicolo trainato deve portare costantemente attivate le quattro frecce di segnalazione, che lampeggiando mettono in allerta tutti i guidatori. Laddove il dispositivo lampeggiante non sia utilizzabile per qualche motivo, si può esporre sulla parte posteriore del veicolo, il segnale mobile di pericolo, ovvero il classico triangolo catarifrangente, in dotazione a tutte le macchine. Una ulteriore alternativa prevede l’utilizzo del pannello quadrangolare a strisce oblique bianche e rosse. Per quanto concerne il veicolo trainante, invece, non è tenuto ad essere in possesso di particolari dotazioni, né a segnalare quello che sta facendo. Tuttavia, nel caso ne sia dotato, il guidatore del veicolo trainante deve necessariamente attivare il lampeggiante luminoso giallo, prescritto per i veicoli adibiti per il soccorso stradale.
La questione relativa al “traino auto”, inoltre, comporta una serie di divieti, che non sono assolutamente da ignorare, perché sebbene possano quasi sembrare scontati, non lo sono. Pertanto approfittiamo di questo spazio per analizzarli nel dettaglio. Innanzitutto, un’automobile o un autoveicolo in panne non possono mai essere trainati da più di un veicolo, eccezion fatta per le condizioni in cui si effettua un trasporto eccezionale, a sua volta consentito dalla legge. Per quanto concerne, infine, le sanzioni che si rischiano, non sono certo da trattare con superficialità. Oltre a gravare sui punti della patente, infatti, una violazione delle regole relative al traino auto prevede anche una sanzione pecuniaria: l’importo della multa varia dai settantaquattro ai duecentonovantasei euro. La prudenza, quando si viaggia in macchina, non è mai troppa.
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