Per sfruttare anche la capacità del fai da te di essere un mezzo attraverso cui divertirsi, esso può essere anche svolto in compagnia, dove certamente i lavori che verranno eseguiti non sono particolarmente grossi e impegnativi, ma dove possono essere realizzati dei lavoretti utili e piacevoli, e dove è possibile apprendere e insegnare dagli e agli altri allo stesso tempo, dove è possibile socializzare e migliorarsi, e dove è possibile divertirsi moltissimo. In questo caso il fai da te può essere un ottimo mezzo per aiutare i disabili a migliorare l e proprie capacità manuali e pratiche divertendosi, oppure per i bambini, ai quali potrebbe insegnare come esternare praticamente e come mettere a frutto la propria creatività. Quando invece gli obbiettivi del fai da te sono diversi, ovvero quando i lavori da eseguire sono particolarmente impegnativi, e richiedono concentrazione e competenze, il fai da te va svolto in modo solitario, ove è possibile sia concentrarsi massimamente che rilassarsi, come solo quando si è soli è possibile fare.
Ilfai da te è anche molto vantaggioso dal punto di vista economico: Grazie ad esso tutte quelle operazioni di costruzione ,ristrutturazione, personalizzazione e manutenzione che prima venivano affidate a dei professionisti del settore, possono essere eseguite con le proprie mani, facendo in modo che la spesa da affrontare riguardi soltanto il costo dei materiali, e non più anche la manodopera, come prima accadeva, facendo si che la spesa lievitasse considerevolmente, in quanto il costo della manodopera, spesso e volentieri è anche piuttosto caro. Attraverso il fai da te, quindi, è possibile affrontare un determinato lavoro con un budget piuttosto modico, che prima non sarebbe bastato nemmeno a coprire tutte le spese di manodopera, oppure, partendo da un determinato budget, è possibile, tramite il fai da te, investire maggiormente nella qualità dei materiali, cosa che, se si sarebbe dovuta pagare anche la mandoopera non sarebbe stato possibile se non con un aumento della spesa finale.
Ovviamente, però, per eseguire tutti questi lavori si necessita anche di una certa competenza, che non tutti posseggono. Il consiglio è quello di incominciare dai lavori più piccoli, per proseguire poi a quelli più particolari e impegnativi, ma in particolare, è bene, prima di incominciare qualsiasi tipologia di lavoro, informarsi su come esso vada eseguito, su quali sono i materiali e gli strumenti di cui avvalersi, su quali siano le caratteristiche dei materiali che si vanno ad utilizzare,e su come si maneggino nel migliore dei modi gli strumenti, in modo tale che la scelta dei materiali sia una scelta ponderata, e porti ad utilizzare il materiale più idoneo per ogni lavoro, mentre gli strumenti siano utilizzati in modo giusto, in quanto un loro errato utilizzo potrebbe comportare dei grossi danni al lavoro e in particolare ai materiali utilizzati, comportando così la necessità di una nuova spesa di materiali e di lavoro.
Attraverso il fai da te è anche possibile prendersi cura dei propri mezzi di trasporto, ed effettuarne in modo autonomo la manutenzione.
I propri mezzi di trasporto, come tutte le altre cose,hanno bisogno di una costante o periodica manutenzione, atta ad ottimizzare il loro rendimento, o anche a scongiurare eventuali pericoli di rotture e di mal funzionamenti, cose che potrebbero comportare delle conseguenze anche molto, molto gravi. Infatti, il mal funzionamento anche di una piccola parte di un veicolo potrebbe facilmente comportare un incidente stradale, le cui conseguenze, si sa, non sono mai positive, o , più semplicemente, una spesa non in programma, e spesso e volentieri piuttosto salata.
Tra le tante opere di manutenzione di cui i veicoli hanno bisogno, una, e sicuramente tra le più importante, è quella riguardante gli pneumatici. Il loro buono stato concorre a tenere in buono stato vari fattori: la precisione dello sterzo, la tenuta di strada e, sembra strano, anche il consumo di carburante. Tutto ciò dipende proprio dal giusto gonfiaggio degli pneumatici dei veicoli e, in particolar modo, dal loro stato di usura. Per quanto riguarda il gonfiaggio, esso viene chiamato “pressione”. Ogni tipologia di pneumatico deve rispettare la giusta pressione raccomandata dai costruttori, e quindi reperibile sul libretto ce accompagna l’auto, o anche sul fianco della portiera del conducente. Ma come è possibile che una giusta pressione degli pneumatici possa diminuire il dispendio di carburante? Questo è causato dal fatto che un attrito alterato della gomma sull’ asfalto comporta un aumento anche nel lavoro dello pneumatico e quindi un maggior dispendio di gasolio . Ottenere la giusta pressione per i propri pneumatici è anche necessario per la propria sicurezza: dei pneumatici gonfiati menodel previsto fanno più fatica a frenare, quindi rallentano la frenata. Questo è sicuramente un fattore di rischio, in quanto, in caso di necessità, spesso i tempi di frenata fanno la differenza. Inoltre, uno pneumatico la cui pressione è minore del giusto, è più soggetto a surriscaldamento e a forarsi, per cui è più soggetto a danneggiarsi. Quelli più gonfiati, invece, riportano danni in quanto aumentano il rimbalzo della vettura in caso di irregolarità del fondo stradale.
Tutto ciò, ovviamente, richiederebbe un cambio di gomme immediato, pertanto la manutenzione dei propri pneumatici è necessaria anche da un punto di vista economico: essa scongiura spese anche salate.
Con il passare del tempo, anche quando la gomma è opportunamente gonfia, la pressione diminuisce. Abbiamo visto sopra quali sono i potenziali danni che una macchina pu riportare a causa di gomme poco gonfie. Ma come controllare la pressione degli pneumatici?
La prima cosa da fare è recarsi presso un distributore di carburante che preveda anche una pistola per il gonfiaggio degli pneumatici. La macchina deve essere parcheggiata lateralmente alla colonna di gonfiaggio. A questo punto bisogna informarsi sul battiporta al lato del guidatore o sul libretto di istruzioni) la pressione giusta per i propri pneumatici (espressa in BAR) . A questo punto bisogna togliere il tappo alla valvola della ruota. Bisogna poi prendere il manometro di gonfiaggio e infilare il becco all’ interno della valvola della ruota e premere il pulsante che si trova di lato. Una volta inserito, il pulsante va lasciato. La lancetta del manometro salirà, e sarà segnalata infine la pressione. Se è inferiore al normale bisogna proseguire con il regolarla. E’ bene effettuare questa operazione a freddo, dopo aver percorso 3-5 km km, in quanto un surriscaldamento delle ruote comporta anche una rilevazione di pressione alterata.
Quando si vuole regolare la pressione dei propri pneumatici, la prima cosa che si deve fare è accertarsi che le gomme del proprio veicolo non siano usurate, quindi che siano ancora sicure. Come fare a riconoscere una gomma usurata? Semplice: se la gomma presenta delle crepature e i solchi sono bassi, essa va cambiata. Inoltre, la regolazione della pressione dei pneumatici non deve mai avvenire a caldo. Il controllo della pressione deve avvenire ogni mese, e inoltre sia quando si ha un brusco sbalzo di temperatura, sia quando si deve compiere un viaggio abbastanza lungo.
Per regolare la pressione, bisogna seguire la procedura indicata sopra nel paragrafo “come controllarla”. Una volta che sarà segnalata la pressione sul manometro , se questa è minore del previsto, essa va regolata premendo la leva di gonfiaggio, fino a stabilizzare il valore. L’operazione va eseguita su tutte e quattro le ruote allo stesso modo.
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