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Come già accennato in precedenza, durante il periodo invernale è quanto mai consigliato al fine di aumentare in maniera importante la sicurezza della propria automobile, montare dei pneumatici capaci di affrontare efficacemente tutte le problematiche create da tale periodo dell’anno come nevicate e gelate. Come se non bastasse, esistono alcune zone dell’Italia, nelle quali è fatto obbligo in alcuni periodi dell’anno ben precisi, utilizzare per le proprie auto esclusivamente gomme invernali con in aggiunta l’obbligo di avere a bordo le catene evidentemente da montare in situazioni particolarmente difficili e compromesse. Prima di entrare nel merito, è opportuno sottolineare che bisogna essere sicuri di aver montato delle effettive gomme invernali anche perché, in caso contrario non solo c’è da fare i conti con la beffa di aver eseguito una spesa inutile ma anche il rischio di incorrere in una pesante sanzione pecuniaria. Per essere certi di aver montato gomme invernali, quest’ultime devono prevedere la dicitura M + S (Mud + Snow), il che significa l’essere adatte sia per il fango (mud) e sia per la neve (snow). Tuttavia, le ultime tecnologie hanno consentito la produzione di gomme che riescono ad essere molto più efficaci rispetto alle M + S. Si tratta delle cosiddette Three Peaks ed ossia di gomme che prevedono tra i battistrada, delle lamelle di un particolare materiale che li rende estremamente efficaci contro il ghiaccio e la neve. In pratica questa tipologia di gomme invernali, riescono a fungere da fonte di calore con il beneficio di aumentare il grip abbassando di fatto il problema dello slittamento e quindi della perdita del controllo dell’auto. A prescindere dalla tipologia, è senz’altro utile cerca di utilizzare le gomme a temperature che risultino essere al di sotto dei 10 gradi centigradi, in quanto al di sopra di tale soglia non solo non forniscono alcun vantaggio ma sono soggette ad un veloce e precoce deterioramento.
Nel precedente paragrafo abbiamo introdotto le cosiddette gomme invernali Three Peaks ed ossia quelle che presentano dei tagli piuttosto pronunciati con queste sorte di lamelle che lavorano molto bene in presenza di ghiaccio e di manto nevoso sull’asfalto. In pratica, in questi battistrada piuttosto profondi, si va ad inserire la neve con la conseguenza che non ci sarà un contatto gomma – neve bensì neve – neve, il che va ad aumentare il grip con il terreno. Nel caso delle gomme termiche, il discorso è maggiormente legato al materiale con il quale esse vengono realizzate. Nello specifico esso consente di mantenere la gomma piuttosto morbida anche in presenza di temperature piuttosto rigide, il che aumenta ugualmente il grip con l’asfalto. Tuttavia non è possibile indicare a priori quale sia la tipologia di gomma migliore anche perché molto dipende dall’auto in oggetto. Infatti, sul libretto di circolazione del veicolo, viene indicato quale sia la tipologia di pneumatico invernale da montare per mezzo di opportuni codici a cui corrispondo una determinata gamma.
Per avere costantemente un auto in grado di essere al top in quanto a stabilità durante la guida, la soluzione migliore è quella di prevedere gomme estive per il periodo dell’anno che va da aprile a novembre mentre nei restanti mesi, montare le gomme invernali. Un possibile problema, però, può essere rivestito dai cerchi. Cerchi che ovviamente possono essere fatti in due materiali ed ossia acciaio e lega. La seconda soluzione è senza dubbio quella ottimale anche se di contro è anche la più costosa. I cerchi in acciaio sono quelli meno belli da vedere anche se probabilmente più funzionali per quanto concerne il cambio di gomme con il passaggio da estive ad invernali. Infatti, a prescindere dal raggio in oggetto, il miglior modo di gestire le gomme e i relativi cerchi, è quello di prevedere quelli in lega per le gomme estive mentre per quelle invernali, i cerchi di ferro.
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