Per una raccolta differenziata ottimale è necessario smaltire in modo separato la carta pulita, che può così essere riciclata, la frazione dei rifiuti biologici e i resti di piante e sfalci d'erba di giardini e parchi, che servono per produrre humus, il vetro e le lattine di alluminio che possono essere riutilizzati per produrre altro vetro e altre lattine, il ferrame e gli altri metalli che possono essere rifusi e usati per costruire altri oggetti, la plastica, specialmente quella dell bottiglie, gli inerti, cioè i resti di muri tetto cemento e piastrelle e il rifiuto secco che riguarda tuta la parte dei rifiuti che non si riesce a smaltire in altro modo.
Una volta che le persone sono riuscite a dividere i rifiuti in questo modo, il Comune organizzerà la raccolta dei rifiuti casa per casa. Normalmente lo fa appaltando il servizio di smaltimento rifiuti ad una azienda, che è spesso consortile,è cioè un'azienda di cui il Comune è socio insieme ad altri Comuni.Questo servizio ha un costo piuttosto alto che è coperto tramite le tasse che sono imposte ai Cittadini.Il modo di calcolare la famigerata tassa sui rifiuti è cambiato recentemente, con l'introduzione della Tares, che è andata a sostituire sia la Tia sia la Tarsu. Questi due metodi di pagamento della tassa sui rifiuti erano collegati alla percentuale della capacità del Comune di differenziare lo smaltimento rifiuti e di coprire i costi di smaltimento con la tassa. Chop-Cloc CC02 - Dispositivo di risparmio energetico per sistemi di riscaldamento centralizzato Prezzo: in offerta su Amazon a: 22,9€ |
Abbiamo appena parlato delle tasse legate allo smaltimento rifiuti e del modo in cui i Comuni amministrano questo importante servizio pubblico. Per semplificare il discorso diciamo che le tasse sono tre, di tre livelli differenti. La prima è la Tarsu: si applica nei Comuni dove la tassa copre fino ad un massimo del 90% la spesa per lo smaltimento rifiuti. Per ottenere di arrivare al 90% di copertura del costo tramite la Tarsu, il Comune può usare solo due sistemi: o diminuisce il costo di smaltimento o aumenta le tasse.
Per diminuire il costo di smaltimento rifiuti si cerca di incentivare al massimo la raccolta differenziata perché la bolletta che arriva al Comune ha delle voci specifiche di spesa e altre che possono essere voci di entrata.Ad esempio. Il servizio di raccolta casa per casa è una spesa per il Comune, ma è decurtata dal costo della vendita del vetro che è invece una entrata. Il costo maggiore, quello che non ha neppure una entrata correlata, è quello del rifiuto secco che va all'inceneritore, e che è pagato a peso e per qualità del rifiuto. Quindi meno pesante e meno umido è il rifiuto secco, meno il comune paga di smaltimento rifiuti.La Tarsu è calcolata sui metri quadri della casa e sul numero di persone che vi abitano.Quando il comune riesce a coprire interamente le spese di smaltimento rifiuti con i proventi della Tarsu, vuol dire che ha raggiunto maturità nella gestione dello smaltimento rifiuti.Quindi può passare alla Tia, cioè alla applicazione di una rtariffa sul conferito reale dai ogni singolo cittadino. Sempre semplificando. si può dire che ogni cittadino paga direttamente all'azienda lo smaltimento del suo rifiuto e quindi in casa può riuscire a smaltire nel modo più economico possibile, risparmiando sui suoi costi.La Tares è appena subentrata a Tia e Tarsu azzerando quasi la fatica fatta dai Comuni di questi anni e include anche una quota fissa da versare allo Stato.Una discarica, o meglio, un ecocentro di smaltimento, con tesserina magnetica in possesso di ogni residente del Comune, aiuta moltissimo la gestione dello smaltimento rifiuti.
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