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Fino a non molto tempo fa, il massimo per quanto concerne le tendenze in ambito di cucine ed arredamento di zone giorno era rappresentato senza alcuna ombra di dubbio dalle cucine in laminato. Invece di essere verniciate, come avveniva in passato, le ante dei mobili venivano, da quel momento in avanti, rivestite con fogli laminati (da cui il nome) in grado di sostituire la vernice in maniera egregia, di non far perdere alcun punto in termini di estetica e di resistere maggiormente a possibili deterioramenti dovuti a graffi ed usura in generale. Acquistare una delle tante cucine in laminato che si trovavano in commercio era il modo migliore per ottenere lo stesso effetto del ben più costoso laccato. Rispetto a questo, la maggiore resistenza riesce a garantirne una maggiore durata nel tempo con le caratteristiche estetiche che riescono a mantenersi invariate a lungo.
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Oggi, invece, si parla di polimerico, vera e propria evoluzione del laminato. Con questo ha certamente in comune la praticità (sia nell'utilizzo che nella manutenzione), la resistenza a graffi ed usura e la semplicità nella pulizia. Ma come sono tecnicamente realizzate le cucine in polimerico? Poco, anche in questo caso, cambia rispetto al laminato. Si tratta di pannelli in fibre di legno MDF, ovvero a media densità, in classe E1 e spessi 1,8 centimetri. La differenza rispetto al laminato si fa nella copertura esterna dell'anta (bordi compresi) realizzata con un foglio in PVC precedentemente termoformato in modo da poter diventare un tutt'uno con l'anta che andrà a rivestire. Per quanto concerne lo spessore del PVC, questo può variare tra 0,3 e 0,9 millimetri. Semplice il rivestimento dell'anta con questo foglio. Il pannello sagomato, infatti, viene semplicemente ricoperto di colla speciale su cui vengono fatti aderire i fogli di rivestimento. Mediante un'apposita pressa si elimina, poi, l'aria in eccesso per favorire una perfetta aderenza tra i due supporti. E' così che l'anta rimane priva di bordature (che, invece, ci sono nel laminato). Lo strato superficiale, infine, viene rivestito in modo da risultare maggiormente resistente ad urti ed eventuali graffi.
La commercializzazione delle cucine in polimerico è, ad oggi, entrata davvero nel vivo. Da recenti indagini di mercato, infatti, sembra proprio che tali tipologie di cucine vengano sempre maggiormente richieste, proprio per le ottime caratteristiche che le contraddistinguono. Moltissimi sono i modelli disponibili e svariate le aziende produttrici. Non è complicato, quindi, trovare un buon rivenditore vicino casa propria. I costi, d'altra parte, risultano essere leggermente superiori rispetto alla cucine in laminato, cui quelle in polimerico si sono affiancate e che, in alcuni casi, hanno addirittura sostituito. Sul mercato si trovano cucine in polimerico che partono da 9 mila euro, altre che sfiorano anche i 20 mila. Recandosi presso uno dei tanti outlet presenti sul territorio italiano è possibile approfittare di buoni sconti che, spesso, si avvicinano anche al 50%.
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