Vasche da bagno retrò

L'utilizzo di vasche da bagno nelle case

Negli ultimi anni per una serie di fattori economici, funzionali o fisici, l'utilizzo delle vasche da bagno è sempre meno usuale. La doccia infatti oltre a permettere di risparmiare spazio per la sua collocazione, assicura molti altri vantaggi. Il primo e non trascurabile è il notevole risparmio di acqua ed energia che permette; a questo associamo poi il minor tempo che l'installazione di una doccia richiede e per ultimo consideriamo anche il fatto che fare una doccia è molto più pratico che fare un bagno in vasca. Nonostante tutti questi aspetti positivi, si assiste al posizionamento libero di una vasca dallo stile retrò, per abbinare anche un fattore estetico all'arredo del proprio bagno. Oggi i maggiori produttori di sanitari per bagno hanno un'apposita linea di vasche dal sapore retrò.
vasche retrò

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L'evoluzione storica della stanza da bagno

vasche retro La stanza da bagno è una soluzione relativamente recente. In antichità, per fare il bagno si utilizzavano le terme che col tempo furono però abbandonate in quanto si pensava che l'acqua calda fosse un veicolo di trasmissione di epidemie e malattie. Molto spesso, il bagno consisteva nel passare un panno umido lungo il corpo e le parti intime: è ovvio che in tal modo l'igiene personale fosse molto scarsa e limitata all'utilizzo di biancheria, creme e colonie profumate. Nel 1700 si ritornò all'uso dell'acqua per lavarsi. Questo comportò uno sviluppo di tutto ciò che era necessario per la cura e l'igiene del corpo. In tal modo nuovi sanitari furono inventati e trovarono collocazione all'interno delle abitazioni. Ne risentì ovviamente anche l'utilizzo delle vasche da bagno, soprattutto nelle residenze più lussuose. Si pensi che la regina di Francia si fece collocare nel proprio bagno due diverse vasche da bagno: una destinata al lavaggio del corpo e una invece che veniva utilizzata per risciacquarsi.

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    Vasche da bagno retrò: belle e intramontabili

    vasca L'uso di Vasche da bagno retrò, belle e intramontabili, può essere di diversi tipi a seconda del proprio gusto e soprattutto dello spazio che si ha a disposizione. Quelle che trovano maggiore diffusione sono quelle di stile vittoriano, a libera installazione che presentano degli eleganti piedini. Questi ultimi possono essere ulteriormente personalizzati a seconda dei gusti con la presenza di cromature o di forme particolari. Qualora non si voglia propendere per una scelta di questo tipo, si potrà optare per una vasca di diverso stile. Ad esempio, sono disponibili in commercio delle vasche che presentano un'alternativa ai piedini: un pratico basamento che permetterà il fissaggio della stessa al pavimento tramite il silicone e che faciliterà sensibilmente le operazioni di pulizia. Ulteriore alternativa che si presta però ad ambienti particolarmente spaziosi è quella di una vasca che può essere rivestita con pannelli in legno, ai quali aggiungere delle pratiche modanature decorate in vario modo.


    Come sono realizzate le vasche in stile retrò

    vasche retro La classica realizzazione di una vasca in stile retrò prevedeva l'utilizzo prevalente della ghisa, un materiale che permetteva di ottenere due risultati positivi: un'elevata resistenza e durata nel tempo e la mancata dispersione del calore che permetteva di mantenere calda la temperatura dell'acqua per più tempo. Di contro però, bisognava tenere in debita considerazione il fatto che una realizzazione in questo materiale era molto più pesante: senza considerare poi il peso dell'acqua contenuta nella stessa e della persona che si bagnava. Per tutti questi motivi, nel corso degli anni si sono abbandonate le realizzazioni in ghisa per passare a materiali che permettevano di ottenere più o meno gli stessi aspetti positivi. In un primo momento si è passati alla ceramica, utilizzata per realizzare diversi tipi di sanitari. Ma negli ultimi tempi, è esploso l'utilizzo di materiali acrilici che permettono di ottenere vasche che pesano circa un terzo in meno del peso di quelle in ghisa e associano un mantenimento del calore molto maggiore. Si usano ad esempio resine acriliche associate a materiali calcarei di origine vulcanica.



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