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Ovviamente, lavorando il legno, si avrà anche la bisogna di effettuare dei tagli o delle modifiche, sia a livello estetico che per adeguarlo a determinate funzioni. Ovviamente bisogna procedere con degli attrezzi adeguati, altrimenti si rischierà di commettere un grosso errore, dal momento che si potrebbe semplicemente graffiare il legno senza perseguire lo scopo dell’ operazione.
Per quanto riguarda gli attrezzi usati per incavare il legno, questi vengono usati con l’ utilizzo di un mazzuolo e mai con l’ uso di un martello. La prima cosa da acquistare, o meglio, da utilizzare, è dunque un buon mazzuolo. Gli utensili devono essere ben affilati, con legni bianchi, e devono staccare dei trucioli sotto una leggera pressione della mano. I più utilizzati per questo scopo sono gli scalpelli e bedani. Gli scalpelli sono larghi più dei bedani e si usano per effettuare delle incsioni e degli intagli, mentre i bedani servono a scavare le mortase. Entrambi comunque, devono essere tenuto con il bisello verso il basso. Per quanto riguarda questi due attrezzi, consigliamo di non cadere nel solito errore di tutto coloro che li comperano, che preferiscono comperare dei set con tutte le dimensioni di scalpelli immaginabili: basta, infatti, comperarne uno piccolo, molto sottile, per intagli particolarmente piccoli, uno medio, e uno grande, per intagli più consistenti. I migliori, inoltre,sono di acciaio. Anche il trapano a manovella è spesso necessario, in particolare quelli con mandrino universale ed a nottolino, che permetta di raggiungere i punti più difficili. Bisogna poi procurarsi anche un riduttore per mandrino che permetta di usare almeno una punta da 8 mm. Il succhiello è inoltre un utensile che serve per i piccoli lavori con il trapano a mano e quindi serve per preparare i fori per le viti.Per tagliare il legno, invece, risulta utile la sega intelaiata, che è una grossa sega in cui la lama in acciaio temperato è larga dai cinque ai sei centimetri, ed è lunga circa ottanta centimetri. I denti sono ad uncino e la lama può ruotare su se stessa. Questa seg viene tenuta verticalmente con ambo le mani. E’ utile per tagliare in legno in particolare in modo longitudinale, ed è indispensabile per chi è professionista, mentre per i dilettanti un segaccio potrà essere più utile. Quest’ ultimo è un attrezzo a lama fissa, lunga settanta centimetri circa. I denti sono dritti e serve in particolare per segare le assi di traverso.
La sega per livellare ha invece i denti più piccoli e più fini, e permette di fare dei tagli molto precisi e netti. La sega da traforo si manovra in modo verticale con entrambe le mani e serve per tagliare il legno seguendo un tracciato curvo, e per questo motivo ha una lama mobile molto stretta e con i denti molto fini. La sega da coniciaio è invece una sega più piccola con denti molto piccoli, utile per i lavori delicati, anche per scanalature e lavori minuziosi dove il taglio deve essere fine. In commercio si usano seghe dette universali composte da un’ intelaiatura e da una serie di lame intercambiabili che permettono di effettuare vari lavori. Il saracco è invece un attrezzo che permette di realizzare ciò che le altre seghe non possono realizzare per la loro intelaiatura, infatti viene usato in particolare per segare il compensato o i materiali moderni. Ne esistono di varie tipologie e modelli, in particolare quello con la lama più stretto si chiama gattuccio.
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