Le punte per trapano sono degli utensili appuntiti utilizzati per effettuare dei fori che hanno una forma simile a quella delle viti di Archimede. Tramite le punte è possibile forare diversi materiali come legno, mura o metalli ovviamente con l'apposito tipo di punta. Nella foratura del legno le punte sono di diverso diametro variabile da 2 a 36 millimetri. Solitamente le punte fino ai 15 millimetri hanno l'aspetto di una punta cilindrica, mentre per dimensioni superiori la parte cilindrica resta mentre invece la punta prende la forma di sezione di cilindro o di una piccola lastra con la parte inferiore affilata, fino ad arrivare ad un diametro di foratura di 35 millimetri. In base all'utilizzo abbiamo punte da legno, che hanno una punta di centraggio e due ali, punte da metallo, che hanno delle varianti al cobalto, punte da muro e punte da vetro. Il codolo, cioè la porzione di punta che viene stretta al mandrino del trapano, assume forme diverse a seconda della grandezza della punta e dello sforzo da applicare.
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Con le punte adeguate e con gli opportuni accorgimenti è possibile fare fori perfetti praticamente su tutti i materiali. Per effettuare fori sulle materie plastiche non possiamo utilizzare una normale punta per i metalli ma dovremo adattare una vecchia punta che provvederemo a molare all'estremità al punto da renderla meno aguzza e fare in modo che il foro non sia irregolare. Se invece bisogna forare il vetro è necessaria particolare attenzione per evitare che, applicando notevole forza, il vetro si spacchi. Per evitare questo rischio, basta creare un cordone di stucco intorno alla superficie da forare e versare all'interno della trielina. A questo punto con una punta a lancia inizieremo a forare all'interno dello stucco e la trielina eviterà la spaccatura e garantirà un foro perfetto. Qualora invece abbiamo necessità di un foro più grande rispetto alla punta disponibile, basta inserire un pezzetto di straccio o di carta di alluminio nel foro, in modo che si frapponga fra la punta e la parete del foro stesso. In tal modo il tagliente della punta opposto allo straccio lavorerà come un alesatore, allargando il foro.
Non è importante solo la scelta del tipo di trapano ma anche delle punte e dei tasselli. In merito alle punte, la scelta dipenderà dal materiale che si intende forare e dalla grandezza del foro che si vuole ottenere; la punta da legno, ad esempio, può essere dotata di una cuspide aguzza per indirizzarla con maggiore precisione quando si inizia a praticare il foro; la punta da metallo non perde resistenza neanche quando si surriscalda; la punta da calcestruzzo è dotata di alette la cui ampiezza determina la grandezza del foro. I tasselli invece rappresentano dei sistemi di fissaggio che ancorano la vite al foro praticato, generalmente sulle pareti. I tasselli hanno una parte deformabile in plastica o in metallo che una volta inserita la vite si espande all'interno della parete bloccandola. La scelta dipende dal materiale di cui è composto il muro da forare, dal peso e dalla direzione dell’oggetto da fissare.
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