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Tutti ormai parliamo di legno, ma non sempre quello che troviamo sul mercato lo si può definire “legno puro”: spesso è soltanto un lontano parente di quest’ ultimo.
Il legno è un materiale che si ricava dai fusti delle piante come arberi ed arbusti, sia di conifere eche di latifoglie (dalle palme invece no, perché sono erbe gigantesche, non alberi). In pratica, il fusto di questi alberi cresce dall’ interno verso l’ esterno, concentricamente, anno dopo anno, e quindi col tempo si vengono a creare più tessuti. Tali tessuti, che si possono intendere come degli “strati”, sono composti essenzialmente da cellulosa, emicellulosa e lignina. Il legno si può classificare in legno tenero e legno duro. Il legno ricavato dagli alberi di conifere, come il pino, ad esempio, è di tipo tenero, mentre quello delle angiosperme , come ad esempio la quercia, è duro. Ovviamente non si devono intendere le parole “tenero” e “duro” nel senso letterale della parole, in quanto alcuni legni duri sono più teneri di quelli definiti “teneri” e viceversa. In realtà, infatti, questa suddivisione e questa scelta di nomi si deve alla nomenclatura inglese che chiama “softwood” le conifere e “hardwood” le latifoglie. Ovviamente, a seconda delle specie, il legno assume caratteri diversi. Innanzitutto, varia il colore: in alcune specie è molto chiaro, tendente al grigio chiaro o anche al bianco, mentre in altre è abbastanza scuro, come ad esempio l’ ebano, che è tendente al marrone molto scuro. Anche la densità e le caratteristiche delle venature interne sono varie: in alcune specie, le venature sono dritte, in altre sono verticali, in altre circolari ecc ecc. Esistono, quindi, varie tipologie di legno. Una di questa è il legno massello, una specie di legno molto pregiata, utilizzata per la fabbricazione dimobili e rifiniture particolarmente pregiate.Massello vuol dire “massiccio”. Il nome di questa tipologia di legno si deve per lo più, e come è anche giusto, alla sua composizione. Il legno massello, infatti, deve la sua caratteristica alla sua natura: esso viene ricavato dal tronco degli alberi, e per essere più chiari, dalla parte più interna di essi, quindi quella meno giovane (come già detto, gli anni sviluppano, anno dopo anno, strati concentrici di legno dall’ interno verso l’ esterno). Lo strato più vecchio del legno in genere è anche ili più scuro, e viene chiamato “durame”, in quanto è un legno molto robusto. Questo tipo di legno non necessita della pellicola superficiale del legno pregiato, chiamato impiallacciatura. In pratica, un legno si può dire “massello” se viene ricavato dalla parte più interna del tronco, e non dalle parti vicine alla corteccia o dalla corteccia stessa, zona che viene chiamata alburno, ed è la parte giovane.
Il legno massello, fino a pochissimo tempo fa, era commercializzato in dimensioni varie, ma che comunque erano limitate dalle dimensioni dei tronchi dalle quali venivano ricavate: è chiaro che, se una trave in legno massello viene estratta da un albero, essa non può essere più grande di quest’ ultimo, quindi le sue dimensioni sono per lo più determinate dalle dimensioni di quest’ ultimo. Questo problema incideva moltissimo sulle travi e sui listelli quanto sulle tavole che, prima della comparsa dei macchinari, erano poi molto difficili da ottenere, quasi impossibili, a causa della conformazione di questo legno. Oggi come oggi, le nuove tecnologie ci hanno portato a non dover temere questo tipo di problema, anche grazie al legno lamellare. In pratica, si tratta di lamelle o di listelli di legno massello che vengono incollati fra loro per la formazioni di travi, pannelli o tavole di spessore, larghezza o lunghezza varie, anche di notevole grandezza. Questo legno lamellare ha anche permesso il miglioramento delle caratteristiche fisiche e meccaniche di questo prodotto.
Il legno massello è un legno molto bello alla vista: signorile ed elegante, è ritenuto un legno molto pregiato sia per la sua bellezza che per le sue caratteristiche: è anche particolarmente resistente. Tuttavia, come ogni cosa di questo mondo, ha i suoi pro ma anche i suoi contro. Innanzitutto, si deve dire che col tempo subisce delle modifiche: il colore, ad esempio, tende a diventare più scuro di quanto già non sia , soprattutto se si parla di legno massello ricavato da specie di alberi con colorazioni particolarmente chiare, come ad esempio l’ acero o il faggio. Tuttavia, questo non dovrebbe essere percettibile perché questo mutamento avviene gradevolmente, e in genere la colorazione del legno massello non è mai un problema, anzi, quasi sempre è un belvedere. Parlando di difetti, però, bisogna anche dire che il legno massello è un legno molto duro da lavorare, che presenta, infatti, nodi in un numero davvero esorbitante. In genere si preferisce lavorarlo in modo artigianale, per la creazione di mobilia ancora più pregiata che se creata all’ interno delle industrie: nel caso si decida di comprare questi mobili, bisogna ricordarsi che ci si stà comprando un vero e proprio gioiello, in quanto si tratta non solo di mobili costruiti con materiale pregiato, ma anche di oggetti praticamente unici al mondo.Le cucine in legno massello sono in genere scelte per la loro bellezza. SI tratta di cucine in grado di donare all’ ambiente una grande ricercatezza e bellezza, e una notevole eleganza, molto difficile da egagliare con qualsiasi altro materiale. Sono cucine scelte anche perché sono garanzia di qualità: si tratta, infatti, di mobilia che può essere in uso anche per moltissimi anni senza dare mai segni di cedimento, in quanto si tratta di un legno molto resistente. Ovviamente, però, si ricorda che si stà parlando di un legno vivo, che in quanto tale è soggetto all’ aggressione di tarme, insetti, funghi ecc, e pertanto va protetto con degli opportuni prodotti.
Passando al lato pratico, bisogna dire che quelle che spesso vengono “additate” come cucine in legno massello sono in genere cucine che hanno soltanto le ante composte con questo legno, perché in genere la struttura e i pensili sono costruiti con legno multistrato o legno truciolato. In genere, per ottenre delle cucine in legno massello, ci si può rivolgere a ditte specializzate, o anche a dei falegnami di fiducia, ma bisogna contare che il prezzo risulta davvero molto molto alto. Bisogna anche distinguere dalle cucine in vero legno massello, ovvero in quel legno che, come detto sopra, è ottenuto soltanto dal durame dei ronchi, da quelle in legno impiallacciato, costituito da agglomerati di legno rivestito da un sottile strato di legno pregiato di pochissimi centimetri, chiamato legno piallaccio. In genere, in commercio o anche su commissione, esse vengono create con degli ottimi e resistentissimi incastri a code di rondine. Per quanto riguarda lo stile, bisogna dire che una cucina in legno massello non è frutto di una moda passeggera, ma rimane sempre attuale, elegante e, anzi, accumula valore col passare del tempo. A seconda del colore, si possono scegliere essenze diverse: dal legno frassino a quello ciliegio, a quello noce. Molto ammirate del legno massello sono anche le venature particolari. In genere, per valorizzarle, le finiture vengono trattate con la spazzolatura, un’ operazione attraverso la quale è possibile esaltare le venature del legno . Se poi si vuole una cucina un po’ moderna ed elegante, bisogna ricordarsi che le cucine in legno massello sposano molto bene gli inserti in alluminio, che col legno scuro creano un bellissimo contrasto. Sono adatte, poi, sia ad ambienti rustici che eleganti che moderni. Basta soltanto scegliere il modello e gli accessori che più si credono adatti, lasciandosi guidare dal proprio buon gusto!
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