Le peonie sono piante che non sopportano tanto bene il trapianto ma con cure particolari e molta attenzione possono subirlo con ottimi risultati. Il momento migliore per il trapianto delle peonie è l’autunno anche se l’ideale sono i giorni che vanno dai primi di settembre fino a metà ottobre. Il foro dell’impianto deve essere di almeno 18 cm di profondità e circa 18 cm di diametro. Se questo avviene in cassette o aiuole è necessario tanto spazio sia in larghezza che in altezza e, quest’ultima di rilevante importanza per consentire alle radici che amano proliferare in profondità di muoversi e radicarsi senza ostacoli. Nella parte inferiore del foro, bisogna aggiungere uno strato di almeno 5 cm di torba o letame ben decomposto, una mezza tazza di un alimento vegetale di qualità (reperibile in vivai o centri per il giardinaggio) ed una discreta quantità di fosfati miscelati nel terreno. Si consiglia di evitare l’uso di fertilizzanti chimici soprattutto quelli liquidi per impedire il contatto diretto con le radici. Terminata la fase di preparazione del letto sottostante bisogna riempire il foro con un mix di terra da giardino e composto, e quindi dividere le piantine giovani (polloni) distanziandole tra loro di almeno 10 cm e stendere le radici in modo uniforme.
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Dopo che il nuovo impianto è stato effettuato, bisogna lavorare accuratamente la terra intorno alle radici, completare il riempimento del foro con terriccio fertile e poi aggiungere acqua abbondante. Se le divisioni sono state fatte in primavera, la fioritura avverrà non prima di due anni. Tuttavia, le peonie in vaso che sono già in fase di crescita possono invece fiorire il primo anno purchè il trapianto sia nettamente in anticipo rispetto alla primavera. La concimazione da effettuare nell’arco di tempo che conduce alla fioritura delle peonie prevede l’utilizzo di fertilizzanti azotati da somministrare già nel periodo primaverile ed a metà della fase di crescita. Da evitare con quest’ultimo gli eccessi perchè potrebbero incidere negativamente sulla fioritura. Durante tutto il periodo vegetativo delle peonie è buona abitudine sarchiare il terreno nei mesi eccessivamente caldi, mescolando il terriccio o rimuovendolo ed aggiungendone un nuovo quantitativo già ben omogeneizzato e preparato in precedenza.
Durante i mesi estivi e secchi, le peonie richiedono regolari e profonde irrigazioni. Per mantenere il terreno costantemente umido conviene spargere almeno una volta a settimana della torba sminuzzata mista a diserbanti, in modo da tenere nel contempo lontano il proliferarsi di erbacce generatrici di virus e batteri e conseguenti malattie che potrebbero infestare l’apparato radicale. Nei mesi invernali e soprattutto in presenza di vento è importante legare l’arbusto ad un palo di legno con spago per giardinaggio o della stoffa. In caso di inverni particolarmente gelidi, se possibile conviene allestire una sorta di serra fatta con teloni di plastica e teli di legno in modo da proteggerle sia dal gelo che dal vento. Quest’ultimo quando raggiunge velocità eccessive non solo tende a sfoltire lo stelo delle gemme in fioritura, ma potrebbe anche spezzarlo a causa dell’altezza a cui è abituato a svilupparsi. Le peonie una volta fiorite, sorprendono ogni anno tutti coloro che le coltivano perché la varietà e le specie sono praticamente uguali ma, a seconda del clima più o meno secco di un anno o di un altro che incide notevolmente su di essa con una gradevole sorpresa da parte del coltivatore ovvero: colori base ma, sfumature diverse che sono tra i fondamentali pregi per cui questa pianta è tanto amata.
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