Kalanchoe

Kalanchoe

Le Kalanchoe sono delle piante erbacee perenni e brevidiurne. Sono diffuse principalmente in India, Cina e America del sud. Il loro nome, secondo l'interpretazione prevalente, deriva dalla denominazione cinese.
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Caratteristiche generali. Le foglie e i fiori di vario colore della Kalanchoe. La fioritura

Kalanchoe Apriamo la nostra trattazione dicendo che sono ben 130 le specie ad oggi conosciute appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, riconducibili al genere delle Kalanchoe.

Queste ultime sono state classificate per la prima volta nel 1763 dallo studioso di botanica Michel Adanson. Possono raggiungere diverse dimensioni. La più lunga raggiunge i 6 metri, mentre le specie più piccole non superano il metro. Hanno foglie di colore verde oppure maculate, che sono carnose e picciolate. Il loro fogliame assicura un certo effetto decorativo, come pure i suoi fiori dalle varie colorazione (dal rosso all'arancione fino al giallo), con molti petali e otto stami, che nascono proprio all'apice delle foglie stesse. Sono portati da lunghi steli riuniti a corimbo. Trattandosi di un organismo vegetale di origine tropicale, la Kalanchoe è brevidiurna (cioè fiorisce quando il periodo di luce durante la giornata è più corto) evolutasi a oltre 30 gradi di latitudine. Lo sviluppo dei suoi fiori avviene nei mesi invernali. Esiste però una tecnica che permette di ottenere la fioritura "forzata" con due mesi di anticipo, che si stimola tenendole per 12-14 ore nell'oscurità, nei mesi estivi.


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Buone regole per la coltivazione della Kalanchoe. La moltiplicazione. La potatura

KalanchoeTrattandosi di pianta particolarmente rustica, data la zona d'origine, la sua coltivazione risulta piuttosto agevole anche per i non professionisti del settore, sia in campo aperto che in vaso.

Queste piante sono un vero affare, anche perché si propagano con notevole facilità.

La temperatura ideale dove coltivarle è compresa tra i 15 e i 23 gradi. Sotto i 10 gradi inizia a manifestare segnali di indebolimento organico, come se invocasse aiuto.

Queste piante fioriscono 8 mesi circa dopo la loro nascita.

Per ottenere la moltiplicazione vanno piantate nei mesi di marzo-aprile dentro contenitori sistemati in ambienti con 20 gradi di temperatura. Ancor più semplice è ricorrere alla classica taleazione, che può essere eseguita prendendo i propaguli dai fusti della pianta per poi metterli dentro vasi pieni di terriccio usato per i cactus.

Durante i mesi invernali devono essere posizionate in ambienti con temperatura non inferiore ai 5 gradi. Una particolarità delle Kalanchoe è che la talea può essere praticata anche utilizzando le foglie, che vanno lasciate seccare per 48 ore, per poi essere piantate con un'inclinazione tale che ne agevoli la radicazione al suolo.

Per ciò che riguarda la potatura ordinaria, essa può essere praticata fino a pochi decine di cm dalla base della pianta.


Come procedere per l'annaffiatura. Il rinvaso

Queste piante chiedono di ricevere annaffiature abbondanti nei mesi primaverili, con lievi incrementi di quantità nei mesi estivi. Tra una singola operazione di annaffiatura e l'altra si consiglia di lasciare asciugare perfettamente il terreno, per riportarlo nelle condizioni ideali per ricevere la successiva somministrazione del fondamentale valore nutritivo acqua.

La Kalanchoe va rinvasata ogni anno aggiungendo un po' di sabbia al terriccio, in modo da semplificare il drenaggio dell'acqua. Si consiglia di sistemare dei cocci a fondo vaso per agevolare l'uscita dei liquidi in eccesso. Per il rinvaso è bene utilizzare sempre dei vasi di terracotta, perché al loro interno la terra respirerà meglio.


Malattie e parassiti che possono colpire le Kalanchoe

Kalanchoe Tra i maggiori nemici di questa pianta bisogna menzionare le Cocciniglie cotonose, micidiali soprattutto nelle zone con un clima caldo-secco. In caso di infestazione è opportuno procedere con tempestività alla loro rimozione, utilizzando del cotone imbevuto di alcol e acqua, sottoponendo poi la Kalanchoe al classico trattamento anticoccidico.

Da ricordare che frequenti lavaggi fogliari permettono di prevenire il problema a monte, perché consentono di rimuovere le Cocciniglie quando sono ancora allo stato di larve.


Le varie specie

Molti chiamano questa pianta anche col nome di Kitchingia.

Tra le specie più importanti vanno ricordate la Kalanchoe uniflora (specie perenne con fiori penduli), blossfeldiana (di circa 30-35 cm di altezza, dal portamento eretto, con foglie dal margine dentato, genera fiori di colore rosso vivace: è la specie più diffusa), pumila (a portamento semiprostrato, molto adatta per essere tenuta in contenitori pensili), flammea (di origini somale, produce fiori scarlatti), marmorata (di origini africane, dà fiori bianchi ma non riesce a produrli se tenuta in appartamento), beharensis (pianta arbustiva, proviene dal Madagascar, ha caratteristiche foglie grigio-verdi con una lieve peluria), la fedtshenkoi (raggiunge l'altezza di 35-40 cm, le sue foglie sono di colore verde ma tendono al blu, ha fiori penduli color arancio), tubiflora (come il suo nome lascia intendere può crescere molto, fino a 1 metro di altezza).




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