agrifoglio

Caratteristiche principali

Esistono ben quattrocento diverse specie di agrifoglio suddivise tra alberi e arbusti più o meno grandi. Alcune specie sono caratterizzate da foglie caduche mentre altre hanno foglie permanenti.

L’agrifoglio laquifolium è la specie più largamente diffusa fra tutte e se trova un ambiente adatto alle sue esigenze può raggiungere un’altezza pari a venti metri. La chioma ha una forma piramidale e la corteccia è molto liscia e grigia mentre i rami più giovane solitamente hanno una colorazione verde scuro.

L’agrifoglio è una pianta dioica cioè gli esemplari possono avere o fiori maschili o fiori femminili. Le inflorescenze bianche o color rosso scuro sono raccolte in piccoli grappoli ascellari e in genere iniziano a sbocciare verso la fine della stagione estiva. Le foglie verde smeraldo hanno una forma caratteristica e sono molto lucide. In alcune specie possono presentare bordi diversamente colorati che vanno dal bianco al giallo più intenso. Produce piccole bacche rotondeggianti di un rosso intenso che per gli uomini sono tossiche ma per gli uccelli costituiscono delle vere e proprie leccornie delle quali vanno ghiotti. La sostanza velenosa contenuta al loro interno è l’ilicina e la sola ingestione di venti bacche può causare il decesso di un adulto.

Legate all’agrifoglio esistono numerose leggende più o meno antiche e già prima dell’inizio del cristianesimo, veniva adoperato comunemente come ornamento per le abitazioni. Secondo alcuni documenti pare che i primi ad utilizzare questa pianta come elemento puramente decorativo siano stati i popoli irlandesi. Data la sua facile reperibilità nel paese era accessibile anche alle fasce di popolazione più povere.

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Coltivazione dell’agrifoglio

bacche agrifoglio L'agrifoglio non è particolarmente esigente e può essere piantato indistintamente sia in luoghi esposti perennemente al sole che in ambienti ben ombreggiati. Nel secondo caso però lo sviluppo della pianta avverrà in maniera meno veloce e l’agrifoglio avrà una chioma poco compatta e scarsamente uniforme.

Non teme le basse temperature ma talvolta, alcune specie, presentano una sensibilità più spiccata al gelo e in tal caso è meglio collocarle in terreni soleggiati anche durante la stagione invernale. L’inquinamento atmosferico non ha sulla pianta effetti visibili e proprio per questa caratteristica spesso viene adoperato come siepe protettiva dinnanzi ai giardini della abitazioni in prossimità di strade molto trafficate.

L’agrifoglio predilige un terreno leggermente acido e non è molto adatto per esser piantato in zone caratterizzate da una forte presenza di argilla.

La pianta può essere propagata per mezzo di margotte, talee oppure può essere direttamente piantata con i semi. La semina si effettua in autunno o in primavera anche se la tecnica maggiormente utilizzata per moltiplicare le piante è quella della propagazione per talea. Le talee vanno prelevate in estate ed è necessario piantarle immediatamente n un terreno preparato con un miscuglio di torba e sabbia di fiume in uguali proporzioni. Appena iniziano a radicare è necessario trapiantarle in u terreno prevalentemente acido.

Per quanto riguarda le concimazioni vanno effettuate nel momento della ripresa vegetativa con concime ben maturo per evitare che una fermentazione indesiderata rovini in maniera irreparabile le radici delle piante.

L’agrifoglio riesce a sopportare periodi di siccità non troppo prolungati. Durante la stagione più calda è opportuno innaffiare la pianta e verificare che nel terreno non ci siano pericolosi ristagni d’acqua.

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    Malattie e parassiti

    foglie e bacche agrifoglioL’agrifoglio è una pianta soggetta ad essere affetta da malattie di varia natura e da parassiti più o meno dannosi. In genere è interessata soprattutto dalla ruggine e dalla cocciniglia. La cocciniglia è un temibile parassita che nutrendosi della linfa della pianta ne provoca una morte lenta se non curata in tempo con specifiche cure antibiotiche.

    Invece la ruggine è una malattia fungina che si presenta sotto forma di macchie giallognole sulla pagina superiore delle foglie. Mano a mano che la malattia avanza le macchie si trasformano in pustole che fanno cadere le foglie. In questo caso, per salvare l’agrifoglio, è necessario trattarlo con un apposito fungicida molto forte.



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